La Villa Durazzo-Pallavicini con il parco romantico annesso alla villa è uno tra i maggiori giardini storici a livello europeo.
Cuore
dell'insedimento è certamente il parco romantico al quale si affiancano
importanti elementi attrattivi quali l'Orto Botanico "Clelia Durazzo"
ed il Museo Archeologico.
Oltre
alla descrizione del parco e dell'offerta culturale,
all'approfondimento della storia della villa e dei suoi protagonisti,
scopo non ultimo del sito è invogliare il lettore a visitare di persona
il complesso per apprezzarne le peculiarità.
La Villa Durazzo-Pallavicini
si trova a Pegli, quartiere residenziale del ponente di Genova. Il
parco romantico annesso alla villa, comprendente anche il Museo di
Archeologia Ligure, è uno tra i maggiori giardini storici a livello
europeo.
Fu
costruito per volere del nipote della marchesa Clelia Durazzo, Ignazio
Alessandro Pallavicini, il quale ne affidò la progettazione e la
completa realizzazione a Michele Canzio, fratello di Stefano Canzio e
scenografo del Teatro Carlo Felice nonché maestro presso l'Accademia
Ligustica di Belle Arti.
I
lavori che furono realizzati tra il 1840 e il 1846, anno
dell'inaugurazione ufficiale anche se proseguirono ancora qualche tempo,
diedero compimento ad un'opera considerata oggi tra le più alte
espressioni di giardino romantico ottocentesco, grazie
all'interpretazione del Canzio che, disponendo le diverse scenografie,
ha saputo comporre un itinerario di ispirazione melodrammatica, per
mezzo di un racconto che si svolge in un prologo e tre atti di quattro
scene ciascuno. Ci si trova quindi a viaggiare attraverso sentieri
contornati da architetture neoclassiche, o di stile neogotico o
rustiche, contornate da palme, piante esotiche, lecci e allori.
Il
secondo atto nella zona alta, ora non visitabile, raffigura il
succedersi della storia tramite finte rovine medioevali (edicola
dedicata alla Madonna, castello trecentesco, mausoleo del signore).
Il
terzo atto è quello della Purificazione. Tramite le grotte (oggi chiuse
al pubblico) raffiguranti gli inferi si arriva alla scenografia del
Lago grande, immagine catartica del Paradiso: qui la maestria
scenografica del Canzio si rivela in pieno, col tempio neoclassico di
Diana e il ponticello in stile orientale.
Infine,
oltre a numerose opere d'arte scultoree, attribuite per lo più a
Giovanni Battista Cevasco, si contano numerosissimi esemplari di
vegetali assai rari.
Nonostante
l'aggressione dell'urbanizzazione e dell'industrializzazione (sotto al
parco è stata scavata una galleria autostradale), villa
Durazzo-Pallavicini resta uno dei migliori esempi delle residenze di
villa nobiliare, che nei secoli passati furono tradizione delle potenti
famiglie genovesi.
La villa è facilmente raggiungibile dalla stazione ferroviaria di Genova-Pegli.
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