Visitare Genova e i suoi simboli: Via Garibaldi e il Palazzo dei Rolli, le lussuose dimore nobiliari dell'epoca.
Proseguo questa sorta di visita guidata tra le vie di Genova, la città in cui ho trascorso 20 anni della mia vita, vale a dire la fine della mia infanzia e tutta la mia adolescenza.
Una città dalla quale attualmente mi separano più di 10.000 km ma che porterò sempre nel cuore.
Nei post precedenti vi ho parlato della Lanterna, il faro simbolo della città, di Boccadasse, il quartiere sul mare con le sue case multicolori, del Galata museo navale, il più grande del mondo, in una città che ha sempre avuto origini marinare, della monumentale Cattedrale di San Lorenzo, situata nel cuore della città, incastonata nel cuore del centro storico, il più grande e popoloso d'Europa, e del Palazzo Ducale, emblema del potere genovese in un'epoca in cui gran parte della Liguria era indipendente dal potere centrale, formando una Repubblica amministrata autonomamente.
Oggi condividerò con tutti i lettori di questo blog le mie impressioni su Via Garibaldi e su uno dei suoi edifici emblematici: il palazzo dei Rolli.
Via Garibaldi e i Palazzi dei Rolli / Via Garibaldi e i Palazzi dei Rolli.
Via Garibaldi e i Palazzi dei Rolli / Via Garibaldi y los Palazzi dei Rolli.
Rolli di Genova, originariamente chiamati Rolli degli alloggi pubblici di Genova ai tempi della 'Superba', erano gli elenchi delle residenze signorili di famiglie nobili che ambivano ad ospitare alti dignitari di passaggio a Genova in occasione delle visite di Stato nell'Antica Repubblica. In epoche successive, i grandi palazzi ospitarono importanti viaggiatori che includevano il capoluogo ligure nei loro grand tour. Oggi come allora, i Rolli rappresentano il meglio dei palazzi più prestigiosi del centro storico di Genova, soprattutto lungo le antiche vie 'Nuove' Via Garibaldi, dove ha sede il Municipio, Palazzo Tursi e Via Balbi, zona universitaria. Nel 2006, 42 palazzi iscritti nei Rolli di Genova sono stati dichiarati dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità.
Ecco alcuni suggerimenti utili per aiutarti a goderti la tua visita.
Via Garibaldi.
Primo esempio di suddivisione a livello europeo, Via Giuseppe Garibaldi presenta un'unicità stilistica e concettuale che la rese famosa a livello internazionale già all'epoca. Peter Paul Rubens ne studiò gli edifici e i suoi disegni contribuirono alla diffusione dello stile rinascimentale nell'Europa settentrionale.
In realtà la costruzione iniziale fu quella di un nuovo quartiere residenziale per le grandi famiglie genovesi che abbandonarono i quartieri medievali per un nuovo stile di vita basato su meno contrasti. La costruzione dell'intero gruppo di edifici durò circa quarant'anni e la realizzazione del progetto si deve alla ricchissima famiglia Grimaldi che acquisì anche l'area più grande. La zona più malfamata della città fu trasformata nella zona più privilegiata e dal punto di vista edilizio furono risolti per la prima volta i problemi edilizi legati alla costruzione di un tale complesso di edifici sulla costa, sopra il porto.
Una targa posta all'inizio dell'arteria definisce la strada come il modello di identità sociale ed economica che ha inaugurato l'architettura urbana dell'età moderna in Europa.
Stando alla motivazione con cui l'UNESCO l'ha inserita tra i patrimoni dell'umanità, l'influenza che questo patrimonio urbano e architettonico ha esercitato, tanto da essere divenuto esempio e riferimento per molti Paesi, è allo stesso tempo testimonianza di una città, la Genova seicentesca, che ha saputo raggiungere l'apice della potenza politica ed economica a livello continentale.
La targa recita:
«[La via] conserva spazi urbani del tardo Rinascimento e del Barocco, fiancheggiati da oltre cento palazzi di famiglie nobili della città».
Nel cortile interno di Palazzo Rosso - così come nel giardino pensile di Palazzo Doria Tursi - si tengono periodicamente spettacoli teatrali e concerti. Oggi, Via Garibaldi ospita - oltre a numerosi uffici pubblici e privati e diversi istituti bancari nazionali ed esteri - due delle principali gallerie d'arte e pinacoteche della città - Palazzo Rosso e Palazzo Bianco - che insieme a Palazzo Doria Tursi, sede del Comune, costituiscono i Musei di Strada Nuova.
La strada fu costruita nella seconda metà del XVI secolo - quello che passerà alla storia come El siglo de los Genoveses, il secolo dei Genovesi - per volere dell'aristocrazia locale, che intendeva in questo modo avvicinare il proprio quartiere residenziale al mare, rispetto alle zone collinari in cui era stato situato fino ad allora. La progettazione e la costruzione della maggior parte dei suoi edifici durarono circa quarant'anni, fino al 1588.
Le Strade Nuove e il sistema dei palazzi Rolli a Genova
Le Strade Nuove e il sistema dei palazzi dei Rolli sono un sito dichiarato dall'UNESCO Patrimonio dell'umanità e si trovano nel centro storico di Genova (Liguria, Italia).
Le Strade Nuove (Via Giuseppe Garibaldi, già Strada Nuova o Via Aurea, Via Cairoli, già Strada Nuovissima, via Bensa e via Balbi) sono un insieme di strade realizzate dall'aristocrazia genovese tra la seconda metà del Cinquecento e la prima metà del Seicento, quando la Repubblica di Genova era all'apice della sua potenza marittima e finanziaria.
I palazzi dei Rolli sono un gruppo di palazzi nobiliari che, al tempo dell'antica Repubblica, erano obbligati, in base a un sorteggio pubblico dalle liste degli alloggi pubblici (detti "rolli"), ad ospitare le alte personalità che si trovavano a Genova in visita di Stato. Si tratta di una serie di edifici tardo rinascimentali e barocchi che tipicamente presentano tre o quattro piani "con spettacolari scalinate scoperte, cortili e logge che si affacciano sui giardini"[2]. Molti degli interni, nonostante il trascorrere dei secoli e i gravi danni dovuti ai bombardamenti di Genova nella seconda guerra mondiale,[3] presentano le decorazioni originali dei maggiori autori del manierismo e del barocco genovesi. In epoche successive, le stesse dimore ospitarono illustri viaggiatori che includevano il capoluogo ligure nel loro Grand Tour.
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