Escursionismo en Liguria: l’Antoroto e il Monte Grosso.

antoroto_valdinferno_mapantoroto_3Dalla Chiesa di Valdinferno (7 km sopra Garessio) si sale lungo la stradina in cemento fino alle Case Mulattieri (1418). Qui si imbocca il sentiero (paline segnaletiche) che sale a destra nel bosco di faggi e che sbuca sui pascoli di Pian Bersi nelle immediate vicinanze del Rifugio Savona (1528).

Dal rifugio si continua sui bei pascoli in leggera salita (tacche rosse sbiadite) fino ad arrivare su una crestina (1750) che scende dal Monte Grosso e che si affaccia sul Vallone del Rio della Bura. Dalla crestina si scende assai ripidamente nel versante opposto giungendo fin quasi sul fondo del vallone. Si procede successivamente in costa sul fianco sinistro orografico del vallone raggiungendo in breve la vicina Colla Bassa (1846).

Dalla Colla Bassa si svolta a sinistra e si segue il sentiero (finalmente segnato con evidenti tacche bianco-rosse) che rimonta il ripido pendio a destra dello sperone nord-est dell'Antoroto. Con la neve, in questo tratto, possono essere utili ramponi e piccozza. Con faticosa salita si giunge in cresta un poco ad ovest della vetta ormai vicinissima (2144).

In alternativa si può salire in vetta lungo l'esile traccia che percorre più o meno fedelmente lo sperone nord-est (percorso più suggestivo ma molto faticoso).

Al ritorno, dopo essere ridiscesi alla Colla Bassa, si segue l'itinerario che scende nel Vallone del Rio della Bura (segni bianco-rossi) e che riporta direttamente alle Case Mulattieri dove ci si ricollega con l’itinerario di salita.

VALDINFERNO (1213) - MONTE ANTOROTO (2144)
Tempo di salita: ore 3
Tempo totale: ore 5.30

L'itinerario proposto si presta moltissimo in inverno per una escursione con le ciaspole.

Dalla Chiesa di Valdinferno (7 km sopra Garessio) si sale lungo la stradina in cemento fino alle Case Mulattieri (1418). Qui si imbocca il sentiero che sale a destra in nel bosco di faggi e che sbuca sui pascoli di Pian Bersi nelle immediate vicinanze del Rifugio Savona (1528). Dal rifugio si continua in leggera salita in direzione ovest e si attraversano a mezzacosta i dolci pendii che scendono dalla dorsale Berlino-Mussiglione. Si imbocca quindi un evidente vallone sovrastato dall’anticima rocciosa del Grosso e lo si risale fino a sbucare sulla dorsale nelle immediate vicinanze dell’arrivo dello skilift “Mussiglione” (comprensorio sciistico Garessio 2000). Si piega infine verso sud e per cresta si raggiungono in breve le due cime del Monte Grosso (2007). La parte sommitale del Monte Grosso è infatti bifida ed è caratterizzata da due rilievi arrotondati di quota pressoché eguale che distano tra loro circa 150 metri. Sulla cima meridionale è presente un ometto di pietre.

Al ritorno, dall’arrivo dello skilift, si segue per un breve tratto la pista da sci. Quando questa inizia a scendere più ripidamente sul versante della Val Casotto, si prende a destra una stradina sterrata che conduce in discesa al Monte Berlino (1789) tenendosi sempre sul lato nord della dorsale. Dal Berlino si svolta verso sud e, per dolci pendii, si torna velocemente al sottostante Rifugio Savona dove ci si ricollega con l’itinerario di salita.

Il Bric Mindino, l’Antoroto, il Pizzo d'Ormea, il Mongioie e il Bric di Conoia, la Cima delle Saline e la Cima Pian Ballaur si trovano su una catena delle Alpi Liguri che si innalza improvvisa dalla conca di Garessio per saldarsi a Punta Marguareis con la dorsale alpina proveniente da Ventimiglia. Questa catena è ben delimitata a sud dal profondo solco della Valle Tanaro che a Garessio piega verso ovest fino alle frazioni brigasche di Carnino e di Upega. A nord, invece, cinque dorsali parallele e perpendicolari ad essa digradano verso la pianura biforcandosi poi in altrettante dorsali separate tra loro dalle valli del Monregalese: Valle Mongia, Val Casotto, Valle Roburentello, Val Corsaglia, Val Maudagna, Valle Ellero, Valle del Lurisia e Valle Pesio. I versanti meridionali di questa catena delle Alpi sono rivolti alla Liguria e la Val Tanaro è vicina alla nostra regione per cultura e per storia tanto che liguri sono i dialetti che ancora vi si parlano. La Cima Bertrand e la Cima Missun si trovano a sud del Marguareis sul ramo della catena alpina che corre verso Ventimiglia e che entra in territorio ligure sulla vetta del Saccarello.

La Rocca dell'Abisso, prima cima delle Alpi Marittime, monta la guardia alla Valle Roia. Questa bellissima valle, lungamente contesa dai Savoia e dalla Repubblica di Genova, venne assegnata al Regno di Sardegna nel 1815 ed inglobata nella Contea di Nizza. Tipicamente liguri sono i paesi di Briga e di Tenda ed italiani i cognomi delle persone che ci vivono. Il percorso in cresta dal Colle di Tenda alla Rocca dell'Abisso ricalca il vero confine etnico e geografico della nostra regione.

I monti dell'Appennino Tosco-Emiliano tra il Passo del Cirone e il nodo orografico di Cima Belfiore (sul quale convergono i bacini della Magra, del Secchia e del Serchio) sono facilmente accessibili dallo spezzino e per storia e cultura sono anch'essi vicini alla nostra regione. La Nuda, l’Alpe di Succiso e il Casarola, il Sillara, il Losanna e il Bragalata, l'Orsaro e il Marmagna sono montagne appenniniche particolarmente elevate ed arcigne, sulle quali in inverno occorre prestare la massima attenzione
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VALDINFERNO (1213) – MONTE GROSSO (2006) – Invernale con le ciaspole
Tempo di salita: ore 2.30
Tempo totale: ore 4.45
 
In vetta
Panorama dalla vetta: Pizzo d'Ormea, Mongioie
La Val Casotto dall'Antoroto
Piccole slavine sotto le rocce dell'Antoroto
L'Antoroto
Scendendo dall'Antoroto. Sosta alle case Mulattieri
La Chiesa di Valdinferno
Il Cristo che si trova all'imbocco del sentiero che parte da Valdinferno
L'Antoroto
Alla Colla Bassa
Panorama dalla vetta
Vecchie case a Valdinferno
L'Antoroto a sinistra. La Colla Bassa al centro
Alla Colla Bassa
Panorama verso nord dalla vetta dell'Antoroto: il Monte Grosso in primo piano ed il Mindino sullo sfondo
 
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