Escursionismo in Liguria: Pizzo d’Ormea.
Dalle ultime case di Chionea (1102) si imbocca la mulattiera che sale a destra alla vicina Colla di Chionea (1223). Al colle si svolta a sinistra e si percorre il sentiero che segue più o meno fedelmente la dorsale di Costa Valcaira.
Dopo essere passati nelle vicinanze del Rifugio Valcaira (2010, ubicato poco sotto la dorsale sul versante del Tanaro), si giunge al grande ripetitore (2370) ai piedi del cono terminale del Pizzo. Per facili roccette si guadagna infine la vetta (2476).
Al ritorno si scende brevemente lungo la cresta in direzione ovest e si imbocca, sulla destra, una traccia che taglia a ritroso il versante settentrionale della montagna e che porta alla Colla del Pizzo (2202). Da qui si scende verso il sottostante Lago del Pizzo (2073) senza raggiungerne le sponde: il sentiero passa infatti poco sopra il lago per risalire a mezzacosta in direzione est e ricongiungersi con la Costa Valcaira (2200). Da qui si percorre a ritroso.
Il Bric Mindino, l’Antoroto, il Pizzo d'Ormea, il Mongioie e il Bric di Conoia, la Cima delle Saline e la Cima Pian Ballaur si trovano su una catena delle Alpi Liguri che si innalza improvvisa dalla conca di Garessio per saldarsi a Punta Marguareis con la dorsale alpina proveniente da Ventimiglia. Questa catena è ben delimitata a sud dal profondo solco della Valle Tanaro che a Garessio piega verso ovest fino alle frazioni brigasche di Carnino e di Upega. A nord, invece, cinque dorsali parallele e perpendicolari ad essa digradano verso la pianura biforcandosi poi in altrettante dorsali separate tra loro dalle valli del Monregalese: Valle Mongia, Val Casotto, Valle Roburentello, Val Corsaglia, Val Maudagna, Valle Ellero, Valle del Lurisia e Valle Pesio. I versanti meridionali di questa catena delle Alpi sono rivolti alla Liguria e la Val Tanaro è vicina alla nostra regione per cultura e per storia tanto che liguri sono i dialetti che ancora vi si parlano. La Cima Bertrand e la Cima Missun si trovano a sud del Marguareis sul ramo della catena alpina che corre verso Ventimiglia e che entra in territorio ligure sulla vetta del Saccarello.
La Rocca dell'Abisso, prima cima delle Alpi Marittime, monta la guardia alla Valle Roia. Questa bellissima valle, lungamente contesa dai Savoia e dalla Repubblica di Genova, venne assegnata al Regno di Sardegna nel 1815 ed inglobata nella Contea di Nizza. Tipicamente liguri sono i paesi di Briga e di Tenda ed italiani i cognomi delle persone che ci vivono. Il percorso in cresta dal Colle di Tenda alla Rocca dell'Abisso ricalca il vero confine etnico e geografico della nostra regione.
I monti dell'Appennino Tosco-Emiliano tra il Passo del Cirone e il nodo orografico di Cima Belfiore (sul quale convergono i bacini della Magra, del Secchia e del Serchio) sono facilmente accessibili dallo spezzino e per storia e cultura sono anch'essi vicini alla nostra regione. La Nuda, l’Alpe di Succiso e il Casarola, il Sillara, il Losanna e il Bragalata, l'Orsaro e il Marmagna sono montagne appenniniche particolarmente elevate ed arcigne, sulle quali in inverno occorre prestare la massima attenzione
Dopo essere passati nelle vicinanze del Rifugio Valcaira (2010, ubicato poco sotto la dorsale sul versante del Tanaro), si giunge al grande ripetitore (2370) ai piedi del cono terminale del Pizzo. Per facili roccette si guadagna infine la vetta (2476).
Al ritorno si scende brevemente lungo la cresta in direzione ovest e si imbocca, sulla destra, una traccia che taglia a ritroso il versante settentrionale della montagna e che porta alla Colla del Pizzo (2202). Da qui si scende verso il sottostante Lago del Pizzo (2073) senza raggiungerne le sponde: il sentiero passa infatti poco sopra il lago per risalire a mezzacosta in direzione est e ricongiungersi con la Costa Valcaira (2200). Da qui si percorre a ritroso.
CHIONEA (1102) - PIZZO D'ORMEA (2476)
Tempo di salita ore 3.30
Tempo totale: ore 6.45
Tempo totale: ore 6.45
La Rocca dell'Abisso, prima cima delle Alpi Marittime, monta la guardia alla Valle Roia. Questa bellissima valle, lungamente contesa dai Savoia e dalla Repubblica di Genova, venne assegnata al Regno di Sardegna nel 1815 ed inglobata nella Contea di Nizza. Tipicamente liguri sono i paesi di Briga e di Tenda ed italiani i cognomi delle persone che ci vivono. Il percorso in cresta dal Colle di Tenda alla Rocca dell'Abisso ricalca il vero confine etnico e geografico della nostra regione.
I monti dell'Appennino Tosco-Emiliano tra il Passo del Cirone e il nodo orografico di Cima Belfiore (sul quale convergono i bacini della Magra, del Secchia e del Serchio) sono facilmente accessibili dallo spezzino e per storia e cultura sono anch'essi vicini alla nostra regione. La Nuda, l’Alpe di Succiso e il Casarola, il Sillara, il Losanna e il Bragalata, l'Orsaro e il Marmagna sono montagne appenniniche particolarmente elevate ed arcigne, sulle quali in inverno occorre prestare la massima attenzione
Sul Pizzo
Panorama dalla vetta: Bric Conoia e Mongioie
La Val Corsaglia dalla vetta del Pizzo
Il Lago del Pizzo
Il Pizzo scendendo verso Chionea
Il piccolo paese di Chionea
Il Pizzo
Sulla via del ritorno verso Chionea
Il paese di Chionea
La vetta del Pizzo dalla Costa Valcaira
In vetta
La Rosa dei Venti in vetta al Pizzo
Il rifugio Valcaira
Primo piano del rifugio Valcaira
Il Pizzo d'Ormea a sinistra (e a destra il Mongioie) dalla vetta dell'Antoroto
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