La reggia di Caserta è la residenza reale più grande al mondo dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità.

La reggia di Caserta è un palazzo reale, con annesso un parco, ubicato a Caserta. È la residenza reale più grande al mondo e i proprietari storici sono stati i Borbone di Napoli, oltre a un breve periodo in cui fu abitata dai Murat.

Nel 1997 è stata dichiarata dall'UNESCO, insieme con l'acquedotto di Vanvitelli e il complesso di San Leucio, patrimonio dell'umanità.

Nel 2016 è stata, con un totale di 683 070 visitatori, il dodicesimo sito museale statale italiano più visitato.

Il parco reale di Caserta si estende per 3 chilometri di lunghezza, con sviluppo sud-nord, su 120 ettari di superficie.
Caserta-Reggia

Il parco reale di Caserta si estende per 3 chilometri di lunghezza.


Le Fontane della Reggia.


In corrispondenza del centro della facciata posteriore del palazzo si dipartono due lunghi viali paralleli fra i quali si interpongono una serie di suggestive fontane che, partendo dal limitare settentrionale del Giardino all'italiana, collegano a questo il Giardino all'inglese:

  • la Fontana Margherita;
  • la Vasca e Fontana dei Delfini;
  • la Vasca e Fontana di Eolo;
  • la Vasca e Fontana di Cerere;
  • Cascatelle e Fontana di Venere e Adone;
  • La fontana di Diana e Atteone, sovrastata dalla Grande Cascata.

Le vasche sono popolate da numerosi pesci, specialmente carpe e carassidi, e vi vegetano piante acquatiche delle specie Myriophyllum spicatum e Potamogeton crispus.

La Fontana Margherita, o del Canestro, chiude il giardino all'italiana e apre il percorso verso l'inglese con la prima delle vasche a sviluppo longitudinale.

La Fontana dei tre delfini rappresenta la figura di un mostro marino con la testa e il corpo di un delfino. L'opera fu eseguita da Gaetano Salomone.

Caserta_jardín
Quella dei Delfini, presenta una vasca misurante 470 metri per una larghezza di 27 e una profondità di 3 metri.
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Prende il nome dalla soprastante fontana formata da giganteschi delfini di foggia grottesca dalle cui bocche proviene l'acqua che l'alimenta.

La seguente Fontana di Eolo rappresenta il dio che, sollecitato da Giunone, suscita la furia dei venti contro Enea e i Troiani. L'opera fu eseguita da Gaetano Salomone, Brunelli, Violani, Persico e Solari.

Caserta_Fuente_de_Eolo

Il progetto originale.


È adorna di ventotto statue di venti a fronte delle cinquantaquattro previste dal progetto originale, è una delle opere incompiute del parco: il progetto, di cui resta solo un modello in legno predisposto dallo stesso Vanvitelli, prevedeva un grande gruppo scultoreo di Eolo e Giunone su un carro trainato da pavoni.

La reggia di Caserta è la residenza reale più grande al mondo dichiarata patrimonio dell'umanità.Twitta

Grandioso comunque, l'emiciclo a porticato che chiude superiormente la vasca alimentata da una cascata che chiude come un velo alcuni fornici del portico.

Caserta_-_Palatine_Chapel
Più avanti, la Fontana di Cerere, opera in marmo di Carrara di Gaetano Salomone, va a formare sette cascatelle ed è ornata di delfini e tritoni, Nereidi, statue dei fiumi Oreto e Simeto, tutte sprizzanti alti getti d'acqua. La scultura rappresenta Cerere che sostiene la medaglia della Trinacria.

Completano la fontana una statua di Cerere che mostra un medaglione con la Trinacria e tutt'intorno ninfe e draghi. Le conchiglie, i tritoni e le anfore delle due divinità a lato della Dea rappresentano i fiumi siciliani dai quali sgorgano forti zampilli d'acqua.

Caserta-Troonzaal

Un grandioso gruppo marmoreo.


A chiudere la serie delle fontane, prima della Grande Cascata, la Fontana di Venere e Adone: un grandioso gruppo marmoreo che mostra Venere intenta a dissuadere Adone dall'andare a caccia per evitare che possa essere ucciso da un cinghiale. Intorno ai protagonisti, ninfe, cani, fanciulli e amorini.

In fondo al parco troneggia la Grande Cascata, da cui una notevole mole d'acqua precipita in un bacino adorno del celebre gruppo di Diana e Atteone (opera di Paolo Persico, Tommaso Solari e Angelo Brunelli). Da una parte, Diana, circondata da ninfe, sta per immergersi nelle acque; dall'altra, Atteone, che aveva osato guardare Diana nella sua nudità, è già in parte trasformato in cervo e intorno a lui si agitano i cani che lo sbraneranno.

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