Laconi, alle pendici del Gennargentu, un oasi verde con testimonianze preistoriche uniche.

Il borgo di Laconi, posto sulle ultime propaggini del massiccio del Gennargentu, si sviluppò all’ombra di un castello che fu di Eleonora d’Arborea e sotto gli spagnoli divenne feudo di due fra le famiglie più potenti dell’isola, i Castelvì e gli Aymerich. 

 

A questi ultimi si deve l’imponente palazzo omonimo dall’ampia facciata neoclassica, progettato da Gaetano Cima, il più grande architetto sardo dell’Ottocento e un vasto parco nelle vicinanze.

 Laconi, un oasi verde con testimonianze preistoriche.


Un oasi verde dentro il paese, testimonianze preistoriche uniche, valori di comunità. Laconi è un borgo ‘gioiello’ di duemila abitanti immerso in un bosco, a ridosso dei rilievi del Sarcidano, che si fregia della Bandiera Arancione del Touring Club.

 

Parco Aymerich.


Parco Aymerich si estende su oltre 30 ettari ed è ricco di acque e di specie arboree tipiche e uniche della Sardegna nonché di alberi che hanno assunto dimensioni colossali fra cui un platano e un cedro del Libano.



Nella parte alta del parco la Cascata Grande scende dolcemente con una serie di salti su rocce e letti di muschio dando poi vita a laghetti e fontane suggestive.

Il vecchio castello.


Inoltre esso circonda il vecchio castello che nel Settecento prese il nome dai nuovi signori del paese. In origine eretto come baluardo a difesa del Giudicato d’Arborea dalle mire espansionistiche del Giudicato di Cagliari (due fra gli stati indipendenti della Sardegna medievale), oggi ne restano solo una torre e una sala dalle strutture gotiche.

Piazza Marconi.


A partire dall’Ottocento, Laconi, dall’alto dei suoi 555 metri di altitudine sul livello del mare, divenne un luogo privilegiato di villeggiatura per i benestanti borghesi cagliaritani che vi eressero un certo numero di residenze di campagna.



Nel centro storico si possono visitare Piazza Marconi, che si apre lungo il centrale Corso Garibaldi e la chiesa parrocchiale con il suo imponente portale bronzeo istoriato e un piccolo museo dedicato a Sant’Ignazio, nativo del borgo.

 

Palazzo Aymerich.


Palazzo Aymerich ospita dal 2010 una delle istituzioni culturali più importanti della Sardegna, il Menhir Museum-Museo della Statuaria Preistorica, che raccoglie una serie di stele-antropomorfe ritrovate in siti archeologici vicini a Laconi a partire dal 1980 e che risalgono al periodo prenuragico (IV-III millennio a.C.).

 

Menhir museum.


L’esposizione museale si sviluppa su tre livelli e undici sale e comprende oltre alle statue-menhir una riproduzione della cava di pietra da cui sono state forgiate e la cappella privata della famiglia Aymerich.



Il 16 gennaio, di fronte alla chiesa intitolata a Sant’Antonio Abate, viene acceso un grande falò dopo che i tronchi per alimentarlo sono stati trasportati da un carro trainato da buoi.



Il dolce tipico della festa è il “pan’e saba”, una specie di panforte che ha come ingrediente principale la sapa, ottenuta dal mosto del vino.

Come arrivare.


    La stazione ferroviaria più vicina è quella di Uras-Mogoro


    In auto, sulla superstrada Cagliari – Sassari, uscire a Uras e proseguire sulla SS442 per circa 44 km fino a Laconi

Fonte.

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2 commenti:

  1. Laconi è un museo a cielo aperto: le prime tracce umane risalgono al 6000 a.C. Tra fine Neolitico e inizio dell’età dei metalli (3700-2400 a.C.) si sviluppò un fenomeno scultoreo unico: i menhir.

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    1. E' vero. Il parco è pieno di cascate, ruscelli, alberi e rovine medievali, presente anche una bella area attrezzata per i picnic.

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