La Top Ten degli articoli più letti nel mese di Aprile 2013.
1.- Escursionismo in Liguria: Passo del Cerretto – Monte La Nuda.
In prossimità di una curva a sinistra (1269) la si abbandona e si imbocca sulla destra uno stradina sterrata che termina presso alcune casette.
Dopodichè si prosegue sul sentiero che prende quota nella faggeta fino a sbucare, su terreno scoperto, nel selvaggio anfiteatro del Vallone dell'Inferno. Si supera il Bivacco Rosario (1700) e si rimonta assai ripidamente la testata del vallone fino alla Sella della Nuda (1818).
Infine, proseguendo lungo il crinale, si raggiunge in breve la vetta del Monte La Nuda (1895).
PASSO DEL CERRETO (1261) - MONTE LA NUDA (1895)
Tempo di salita: ore 2.15
Tempo totale: ore 4
Segnavia: 00-G.E.A.
2.- L'Etna è il vulcano attivo più alto del continente europeo e uno dei maggiori al mondo.
È il vulcano attivo più alto del continente europeo e uno dei maggiori al mondo. La sua altezza varia nel tempo a causa delle sue eruzioni, ma si aggira attualmente sui 3.340 m. s.l.m., e il suo diametro è di circa 45 chilometri.
Un tempo era noto anche come Mongibello. È attraversato dal 15° meridiano est.
Nel corso del tempo si sono avute fasi di stanca e fasi di attività eruttiva, con un collasso del Mongibello intorno a ottomila anni fa; le lave sono ritornate ad essere di tipo fluido basaltico e si sono formati altri coni di cui alcuni molto recenti come la Bocca Nuova e il cratere di Nord-est. Il vulcano attuale presenta diverse piccole bocche laterali, dette crateri avventizi, prodotti dalle varie eruzioni nel tempo.
Esistono poi dei centri eruttivi eccentrici caratterizzati dalla non condivisione del condotto vulcanico con il vulcano principale, ma del solo bacino magmatico, quali i monti Rossi e il monte Mojo.
3.- Arte Sella, nel museo all'aria aperta dove tutto rispetta la natura.
Dal 1996 il progetto di Arte Sella si è sviluppato lungo una strada forestale sul versante sud del monte Armentera: si è così delineato un ideale percorso chiamato ArteNatura lungo il quale il visitatore può vedere le opere e allo stesso tempo godere delle particolarità ambientali del luogo (diversi tipi di bosco, presenza di rocce, di alberi monumentali...)
La manifestazione si pone non solo come esposizione qualificata di opere d’arte, ma anche e soprattutto come processo creativo: l’opera è seguita giorno per giorno nel suo crescere e l’intervento dell’artista deve esprimere il rapporto con la natura basato sul rispetto, traendo da essa ispirazione e stimolo.
Le opere sono generalmente tridimensionali, perché ottenute con sassi, foglie, con rami o tronchi; più raramente sono utilizzati oggetti, materiali o colori artificiali. Alla chiusura della manifestazione molte opere sono abbandonate al degrado e si inseriscono nel ciclo vitale della natura; altre iniziano invece un percorso che le porta nei musei, nelle gallerie d’arte, in vari spazi espositivi in Italia o all’estero.
4.- La Grotta Azzurra, antro da favola, ninfeo dell'Imperatore Tiberio.
La Grotta Azzurra di Capri è nota in tutto il mondo per la sua vastità, la colorazione azzurra del suo interno e lo splendore bianco argenteo che assumono gli oggetti immersi nelle sue acque.
Ci sono due modi per arrivare alla Grotta Azzurra: da Anacapri con i mezzi di trasporto o via mare partendo da Marina Grande con i motoscafi che, facendo il giro dell'isola di Capri, fermano all'ingresso della grotta.
Per entrare nella Grotta Azzurra bisogna salire su piccole barche a remi, in due o tre persone al massimo e, stesi sul fondo, si attraversa lo stretto e basso varco naturale aperto nella roccia.
L'operazione è impossibile nei giorni in cui tira il vento di libeccio o di maestrale. L'ingresso della Grotta Azzurra è un piccolo varco nella parete rocciosa, largo circa 2 metri e alto altrettanto, che si trova sopraelevato sul livello del mare di circa 1 metro, per questo motivo per entrare bisogna distendersi sulla barca.
Il rematore abbandona i remi e spinge la barca dentro afferrando una catena murata sulla volta dell'ingresso. L'ambiente interno appare tutto di colore azzurro, la volta, definita Duomo Azzurro, ha un'altezza media di 7 metri arrivando a 14 nella parte più interna; la cavità d'erosione è lunga circa 60 metri e larga al massimo 25.
5.- La meravigliosa cornice del lago Maggiore caratterizzata da una varietà unica e armoniosa.
La meravigliosa cornice del lago Maggiore, i colli, le montagne donano emozioni sempre nuove a chi visita questo territorio, caratterizzato da una varietà unica e armoniosa.
Angera è conosciuta quale ottimo punto di partenza per escursioni sul lago oppure tra i boschi sulle colline. Da qui si possono intraprendere una serie di itinerari davvero interessanti, tra testimonianze culturali, quali la Rocca o il Monumento ai punti cardinali di Giò Pomodoro a Taino, e spazi ariosi che consegnano superbe visioni sul Monte Rosa e sull`arco alpino.
Le zone pianeggianti possono essere percorse a cavallo o in bicicletta attraverso circuiti scanditi da monumenti e strutture ricettive.
Il lago Maggiore si trova ad un'altezza di circa 193 m s.l.m., la sua superficie è di 212 km² di cui circa l'80% è situata in territorio italiano e il rimanente 20% in territorio svizzero. Ha un perimetro di 170 km e una lunghezza di 54 km (la maggiore tra i laghi italiani); la larghezza massima è di 10 km e quella media di 3,9 km. Il volume d'acqua contenuto è pari a 37,5 miliardi di m³ di acqua con un tempo teorico di ricambio pari a circa 4 anni[1]. Il bacino imbrifero è molto vasto, pari a circa 6.599 km² divisi quasi equamente tra Italia e Svizzera (il rapporto tra la superficie del bacino e quella del lago è pari 31,1).
6.- Bocca di Magra piccolo centro in provincia di La Spezia, nota per essere stata luogo di ritrovo di scrittori e intellettuali.
Bocca di Magra è un piccolo centro in provincia di La Spezia, nato come villaggio di pescatori, adagiato sulla riva destra dell'omonimo fiume, di fronte a Fiumaretta.
Nel Borgo sono conservati tutt'oggi, resti architettonici di una villa considerata come un importante testimonianza storico artistica.
Bocca di Magra, nota per essere stata luogo di ritrovo di scrittori e intellettuali, quali Eugenio Montale, Giulio Einaudi, Cesare Pavese ed altri ancora, è stata inserita nei percorsi del Parco culturale della Val di Magra e della Terra di Luni.
Le risorse economiche di Bocca di Magra, sono rappresentate dalle attività tradizionali della pesca (sul molo, è possibile acquistare direttamente dai pescatori, che sostano nei pressi dei loro pescherecci, il pescato di giornata), dal turismo, nonché dalla presenza di diversi porticcioli per la nautica da diporto e servizi di motobarche comode per raggiungere le piccole insenature e spiaggette nascoste, situate nelle vicinanze (Punta Bianca con i suoi scogli bianchi e Punta Corvo) o nelle limitrofe località quali Lerici, Portovenere e le Cinque Terre.
7.- Genova, una delle cittè italiane più affascinanti, si è rifatta il trucco.
Dopo le celebrazioni colombiane nel 1992 e la sorprendente rinascita del centro storico la città é arrivata all'appuntamento del 2004 con il vestito della festa: moltissimi ancora oggi gli eventi culturali e tanti i motivi per un soggiorno nel capoluogo ligure.
Non sono tuttavia mancati in questi anni i momenti di tensione: il G8 del 2001 ha portato alla ribalta mondiale la città soprattutto per i gravi disordini causati da frange estreme dei movimenti antagonisti arrivati a Genova da tutto il mondo.
Oggi Genova scommette sul proprio 'appeal' turistico grazie ad iniziative continue e ad una ristrutturazione che ancora oggi continua inarrestabile: il waterfront cittadino sembra essere la nuova grande scommessa.
8.- Le Cinque Terre, un paradiso incontaminato.
Un patrimonio naturalistico di grande varietà. Sentieri e mulattiere dai panorami mozzafiato. Cinque borghi: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, che si affacciano sul mare. Un ambiente in cui il lavoro secolare di generazioni ha trasformato un territorio inaccessibile in un paesaggio di straordinaria bellezza. Un’Area Marina Protetta e un Parco Nazionale che ne tutelano l’assoluta unicità. Queste, in sintesi, le Cinque Terre, dichiarate dall’UNESCO fin dal 1997 Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Bisogna lasciarsi avvolgere senza timori dalla natura, alla Cinque Terre, cinque miglia di costa rocciosa racchiuse da due promontori, migliaia di chilometri di muretti a secco, cinque paesini arroccati su speroni di pietra in minuscole insenature, unici per posizione e storia: Riomaggiore, Manarola, Coniglia, Vernazza e Monterosso sono borghi caratteristici sospesi tra mare e terra, dove si respira un’aria d’altri tempi.
9.- La storia della Val Bormida trova significative testimonianze a partire dal Medioevo.
Il fiume Bormida in realtà è diviso in due tronconi, la Bormida di Millesimo e la Bormida di Spigno (a sua volta divisa in quella di Mallare e in quella di Pallare). I due tronconi si uniscono nel comune di Bistagno (AL) ed in seguito confluiscono nel fiume Tanaro, che a sua volta termina la sua corsa nel Po.
Il centro più importante della valle Bormida è il comune di Cairo Montenotte, che è anche quello più esteso della provincia di Savona. Altri importanti paesi della valle sono Carcare, Altare, Mallare, Cengio, Bardineto, Calizzano, Murialdo, Plodio, Cosseria, Millesimo, Cartosio, Melazzo, Bistagno, Spigno Monferrato, Roccaverano, Bubbio e Monastero Bormida.
La storia della val Bormida trova significative testimonianze a partire dal Medioevo. Questo periodo ha lasciato sul territorio diverse tracce architettoniche di prestigio, di cui solo alcune ci sono giunte intatte.
In val Bormida sono sorte nel secondo dopoguerra numerose industrie, che, in massima parte negli ultimi anni, hanno lasciato posto ad un tessuto produttivo fondato prevalentemente sulla piccola industria e sull'artigianato. L'insediamento a Cengio dell'ACNA, ora dismessa, ne ha determinato l'inserimento fra i siti di interesse nazionale ad elevato rischio ambientale.
10.- La basilica di Santa Maria Novella è una delle più importanti chiese di Firenze e sorge sull'omonima piazza.
La basilica di Santa Maria Novella è una delle più importanti chiese di Firenze e sorge sull'omonima piazza. Se Santa Croce era ed è un centro antichissimo di cultura francescana e Santo Spirito ospitava l'ordine agostiniano, Santa Maria Novella era per Firenze il punto di riferimento per un altro importante ordine mendicante, i domenicani.
Nel 1219, dodici domenicani arrivarono a Firenze da Bologna, guidati da Fra' Giovanni da Salerno. Nel 1221, ottennero la piccola chiesa di Santa Maria delle Vigne, così chiamata per i terreni agricoli che la circondavano (all'epoca fuori dalle mura). Questa chiesetta, di proprietà dei canonici del Duomo, era stata consacrata nel 1049 o, secondo altre fonti, nel 1094, anche se questa seconda ipotesi è più probabile, poiché nell'Archivio Capitolare della cattedrale fiorentina è conservato un documento che menziona questa data. Ad ogni modo, della chiesetta antica sono stati trovati alcuni resti sotto l'attuale sagrestia, in particolare le basi di alcuni pilastri romanici.
Nel 1242 la comunità domenicana fiorentina decise di iniziare i lavori per un nuovo e più ampio edificio, ottenendo dal papa la concessione di indulgenze per chi avesse contribuito economicamente ai lavori già a partire dal 1246. Il 18 ottobre 1279, durante la festa di San Luca, venne celebrata nella Cappella Gaddi la cerimonia della Posa della Prima Pietra con la benedizione del cardinale Latino Malabranca Orsini, anche se di fatto i lavori erano già da tempo iniziati. La nuova chiesa aveva la facciata orientata verso sud.
Dal Passo del Cerreto (1261) si segue la strada asfaltata in direzione di Cerreto Laghi per circa 1 km.
In prossimità di una curva a sinistra (1269) la si abbandona e si imbocca sulla destra uno stradina sterrata che termina presso alcune casette.
Dopodichè si prosegue sul sentiero che prende quota nella faggeta fino a sbucare, su terreno scoperto, nel selvaggio anfiteatro del Vallone dell'Inferno. Si supera il Bivacco Rosario (1700) e si rimonta assai ripidamente la testata del vallone fino alla Sella della Nuda (1818).
Infine, proseguendo lungo il crinale, si raggiunge in breve la vetta del Monte La Nuda (1895).
PASSO DEL CERRETO (1261) - MONTE LA NUDA (1895)
Tempo di salita: ore 2.15
Tempo totale: ore 4
Segnavia: 00-G.E.A.
2.- L'Etna è il vulcano attivo più alto del continente europeo e uno dei maggiori al mondo.
L’Etna (Mungibeddu o semplicemente 'a Muntagna in siciliano) è un vulcano attivo che si trova sulla costa orientale della Sicilia, tra Catania e Messina.
È il vulcano attivo più alto del continente europeo e uno dei maggiori al mondo. La sua altezza varia nel tempo a causa delle sue eruzioni, ma si aggira attualmente sui 3.340 m. s.l.m., e il suo diametro è di circa 45 chilometri.
Un tempo era noto anche come Mongibello. È attraversato dal 15° meridiano est.
Nel corso del tempo si sono avute fasi di stanca e fasi di attività eruttiva, con un collasso del Mongibello intorno a ottomila anni fa; le lave sono ritornate ad essere di tipo fluido basaltico e si sono formati altri coni di cui alcuni molto recenti come la Bocca Nuova e il cratere di Nord-est. Il vulcano attuale presenta diverse piccole bocche laterali, dette crateri avventizi, prodotti dalle varie eruzioni nel tempo.
Esistono poi dei centri eruttivi eccentrici caratterizzati dalla non condivisione del condotto vulcanico con il vulcano principale, ma del solo bacino magmatico, quali i monti Rossi e il monte Mojo.
3.- Arte Sella, nel museo all'aria aperta dove tutto rispetta la natura.
Arte Sella è una manifestazione internazionale di arte contemporanea, nata nel 1986, che si svolge all’aperto nei prati, nei boschi della Val di Sella (comune di Borgo Valsugana, provincia di Trento).
Dal 1996 il progetto di Arte Sella si è sviluppato lungo una strada forestale sul versante sud del monte Armentera: si è così delineato un ideale percorso chiamato ArteNatura lungo il quale il visitatore può vedere le opere e allo stesso tempo godere delle particolarità ambientali del luogo (diversi tipi di bosco, presenza di rocce, di alberi monumentali...)
La manifestazione si pone non solo come esposizione qualificata di opere d’arte, ma anche e soprattutto come processo creativo: l’opera è seguita giorno per giorno nel suo crescere e l’intervento dell’artista deve esprimere il rapporto con la natura basato sul rispetto, traendo da essa ispirazione e stimolo.
Le opere sono generalmente tridimensionali, perché ottenute con sassi, foglie, con rami o tronchi; più raramente sono utilizzati oggetti, materiali o colori artificiali. Alla chiusura della manifestazione molte opere sono abbandonate al degrado e si inseriscono nel ciclo vitale della natura; altre iniziano invece un percorso che le porta nei musei, nelle gallerie d’arte, in vari spazi espositivi in Italia o all’estero.
4.- La Grotta Azzurra, antro da favola, ninfeo dell'Imperatore Tiberio.
La Grotta Azzurra di Capri è nota in tutto il mondo per la sua vastità, la colorazione azzurra del suo interno e lo splendore bianco argenteo che assumono gli oggetti immersi nelle sue acque.
Ci sono due modi per arrivare alla Grotta Azzurra: da Anacapri con i mezzi di trasporto o via mare partendo da Marina Grande con i motoscafi che, facendo il giro dell'isola di Capri, fermano all'ingresso della grotta.
Per entrare nella Grotta Azzurra bisogna salire su piccole barche a remi, in due o tre persone al massimo e, stesi sul fondo, si attraversa lo stretto e basso varco naturale aperto nella roccia.
L'operazione è impossibile nei giorni in cui tira il vento di libeccio o di maestrale. L'ingresso della Grotta Azzurra è un piccolo varco nella parete rocciosa, largo circa 2 metri e alto altrettanto, che si trova sopraelevato sul livello del mare di circa 1 metro, per questo motivo per entrare bisogna distendersi sulla barca.
Il rematore abbandona i remi e spinge la barca dentro afferrando una catena murata sulla volta dell'ingresso. L'ambiente interno appare tutto di colore azzurro, la volta, definita Duomo Azzurro, ha un'altezza media di 7 metri arrivando a 14 nella parte più interna; la cavità d'erosione è lunga circa 60 metri e larga al massimo 25.
5.- La meravigliosa cornice del lago Maggiore caratterizzata da una varietà unica e armoniosa.
La meravigliosa cornice del lago Maggiore, i colli, le montagne donano emozioni sempre nuove a chi visita questo territorio, caratterizzato da una varietà unica e armoniosa.
Angera è conosciuta quale ottimo punto di partenza per escursioni sul lago oppure tra i boschi sulle colline. Da qui si possono intraprendere una serie di itinerari davvero interessanti, tra testimonianze culturali, quali la Rocca o il Monumento ai punti cardinali di Giò Pomodoro a Taino, e spazi ariosi che consegnano superbe visioni sul Monte Rosa e sull`arco alpino.
Le zone pianeggianti possono essere percorse a cavallo o in bicicletta attraverso circuiti scanditi da monumenti e strutture ricettive.
Il lago Maggiore si trova ad un'altezza di circa 193 m s.l.m., la sua superficie è di 212 km² di cui circa l'80% è situata in territorio italiano e il rimanente 20% in territorio svizzero. Ha un perimetro di 170 km e una lunghezza di 54 km (la maggiore tra i laghi italiani); la larghezza massima è di 10 km e quella media di 3,9 km. Il volume d'acqua contenuto è pari a 37,5 miliardi di m³ di acqua con un tempo teorico di ricambio pari a circa 4 anni[1]. Il bacino imbrifero è molto vasto, pari a circa 6.599 km² divisi quasi equamente tra Italia e Svizzera (il rapporto tra la superficie del bacino e quella del lago è pari 31,1).
6.- Bocca di Magra piccolo centro in provincia di La Spezia, nota per essere stata luogo di ritrovo di scrittori e intellettuali.
Bocca di Magra è un piccolo centro in provincia di La Spezia, nato come villaggio di pescatori, adagiato sulla riva destra dell'omonimo fiume, di fronte a Fiumaretta.
Nel Borgo sono conservati tutt'oggi, resti architettonici di una villa considerata come un importante testimonianza storico artistica.
Bocca di Magra, nota per essere stata luogo di ritrovo di scrittori e intellettuali, quali Eugenio Montale, Giulio Einaudi, Cesare Pavese ed altri ancora, è stata inserita nei percorsi del Parco culturale della Val di Magra e della Terra di Luni.
Le risorse economiche di Bocca di Magra, sono rappresentate dalle attività tradizionali della pesca (sul molo, è possibile acquistare direttamente dai pescatori, che sostano nei pressi dei loro pescherecci, il pescato di giornata), dal turismo, nonché dalla presenza di diversi porticcioli per la nautica da diporto e servizi di motobarche comode per raggiungere le piccole insenature e spiaggette nascoste, situate nelle vicinanze (Punta Bianca con i suoi scogli bianchi e Punta Corvo) o nelle limitrofe località quali Lerici, Portovenere e le Cinque Terre.
7.- Genova, una delle cittè italiane più affascinanti, si è rifatta il trucco.
Dopo le celebrazioni colombiane nel 1992 e la sorprendente rinascita del centro storico la città é arrivata all'appuntamento del 2004 con il vestito della festa: moltissimi ancora oggi gli eventi culturali e tanti i motivi per un soggiorno nel capoluogo ligure.
Non sono tuttavia mancati in questi anni i momenti di tensione: il G8 del 2001 ha portato alla ribalta mondiale la città soprattutto per i gravi disordini causati da frange estreme dei movimenti antagonisti arrivati a Genova da tutto il mondo.
Oggi Genova scommette sul proprio 'appeal' turistico grazie ad iniziative continue e ad una ristrutturazione che ancora oggi continua inarrestabile: il waterfront cittadino sembra essere la nuova grande scommessa.
8.- Le Cinque Terre, un paradiso incontaminato.
Un territorio in cui mare e terra si fondono a formare un’area unica e suggestiva. Diciotto chilometri di costa rocciosa ricca di baie, spiagge e fondali profondi, sovrastata da una catena di monti che corrono paralleli al litorale. Terrazzamenti coltivati a vite e a olivo, il cui contenimento è assicurato da antichi muretti a secco.
Un patrimonio naturalistico di grande varietà. Sentieri e mulattiere dai panorami mozzafiato. Cinque borghi: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, che si affacciano sul mare. Un ambiente in cui il lavoro secolare di generazioni ha trasformato un territorio inaccessibile in un paesaggio di straordinaria bellezza. Un’Area Marina Protetta e un Parco Nazionale che ne tutelano l’assoluta unicità. Queste, in sintesi, le Cinque Terre, dichiarate dall’UNESCO fin dal 1997 Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Bisogna lasciarsi avvolgere senza timori dalla natura, alla Cinque Terre, cinque miglia di costa rocciosa racchiuse da due promontori, migliaia di chilometri di muretti a secco, cinque paesini arroccati su speroni di pietra in minuscole insenature, unici per posizione e storia: Riomaggiore, Manarola, Coniglia, Vernazza e Monterosso sono borghi caratteristici sospesi tra mare e terra, dove si respira un’aria d’altri tempi.
9.- La storia della Val Bormida trova significative testimonianze a partire dal Medioevo.
La Val Bormida si estende dall'appennino ligure, nell'entroterra di Savona e si protende sino al Basso Piemonte, dove il fiume Bormida confluisce nel Tanaro.
Il fiume Bormida in realtà è diviso in due tronconi, la Bormida di Millesimo e la Bormida di Spigno (a sua volta divisa in quella di Mallare e in quella di Pallare). I due tronconi si uniscono nel comune di Bistagno (AL) ed in seguito confluiscono nel fiume Tanaro, che a sua volta termina la sua corsa nel Po.
Il centro più importante della valle Bormida è il comune di Cairo Montenotte, che è anche quello più esteso della provincia di Savona. Altri importanti paesi della valle sono Carcare, Altare, Mallare, Cengio, Bardineto, Calizzano, Murialdo, Plodio, Cosseria, Millesimo, Cartosio, Melazzo, Bistagno, Spigno Monferrato, Roccaverano, Bubbio e Monastero Bormida.
La storia della val Bormida trova significative testimonianze a partire dal Medioevo. Questo periodo ha lasciato sul territorio diverse tracce architettoniche di prestigio, di cui solo alcune ci sono giunte intatte.
In val Bormida sono sorte nel secondo dopoguerra numerose industrie, che, in massima parte negli ultimi anni, hanno lasciato posto ad un tessuto produttivo fondato prevalentemente sulla piccola industria e sull'artigianato. L'insediamento a Cengio dell'ACNA, ora dismessa, ne ha determinato l'inserimento fra i siti di interesse nazionale ad elevato rischio ambientale.
10.- La basilica di Santa Maria Novella è una delle più importanti chiese di Firenze e sorge sull'omonima piazza.
La basilica di Santa Maria Novella è una delle più importanti chiese di Firenze e sorge sull'omonima piazza. Se Santa Croce era ed è un centro antichissimo di cultura francescana e Santo Spirito ospitava l'ordine agostiniano, Santa Maria Novella era per Firenze il punto di riferimento per un altro importante ordine mendicante, i domenicani.
Nel 1219, dodici domenicani arrivarono a Firenze da Bologna, guidati da Fra' Giovanni da Salerno. Nel 1221, ottennero la piccola chiesa di Santa Maria delle Vigne, così chiamata per i terreni agricoli che la circondavano (all'epoca fuori dalle mura). Questa chiesetta, di proprietà dei canonici del Duomo, era stata consacrata nel 1049 o, secondo altre fonti, nel 1094, anche se questa seconda ipotesi è più probabile, poiché nell'Archivio Capitolare della cattedrale fiorentina è conservato un documento che menziona questa data. Ad ogni modo, della chiesetta antica sono stati trovati alcuni resti sotto l'attuale sagrestia, in particolare le basi di alcuni pilastri romanici.
Nel 1242 la comunità domenicana fiorentina decise di iniziare i lavori per un nuovo e più ampio edificio, ottenendo dal papa la concessione di indulgenze per chi avesse contribuito economicamente ai lavori già a partire dal 1246. Il 18 ottobre 1279, durante la festa di San Luca, venne celebrata nella Cappella Gaddi la cerimonia della Posa della Prima Pietra con la benedizione del cardinale Latino Malabranca Orsini, anche se di fatto i lavori erano già da tempo iniziati. La nuova chiesa aveva la facciata orientata verso sud.
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