Gioielli dell'architettura italiana: il duomo di Milano.
Il Duomo di Milano è una maestosa opera d’arte gotica che svetta nel cuore del capoluogo lombardo, da sempre icona indiscussa dell’architettura e della cultura italiana.
Tuttavia, dietro le sue imponenti guglie e la sua facciata decorata si celano segreti e curiosità che spesso sfuggono alla vista dei visitatori. Scopriamo dunque 10 curiosità che forse non conoscevi sul Duomo di Milano.
Gli scavi archeologici sotto il Duomo
Per svelare la prima curiosità sul Duomo di Milano dobbiamo fare un passo indietro ai tempi dell’antica Roma, quando Milano rispondeva al nome di Mediolanum. Allora, nel luogo oggi occupato dal Duomo, sorgevano due basiliche paleocristiane e un battistero: l’antica Basilica di Santa Maria Maggiore, la Basilica di Santa Tecla e il Battistero di San Giovanni alle Fonti.
Quest’ultimo, un esempio pionieristico di architettura ottagonale nell’epoca paleocristiana, fu il sito del battesimo di Sant’Agostino da parte di Sant’Ambrogio, avvenuto nella vigilia di Pasqua del 397. Le tracce della Basilica di Santa Tecla e la peculiare forma ottagonale del battistero sopravvivono ancora oggi nella sezione archeologica del Duomo, testimonianze tangibili di un passato glorioso e spiritualmente significativo.
Una costruzione lunga 6 secoli
Una curiosità sul Duomo di Milano è che la sua costruzione è stata estremamente lunga. Non a caso, infatti, i milanesi definiscono “essere come la Fabbrica del Duomo” un’impresa che si protrae nel tempo senza mai giungere a conclusione.
Questo perché la costruzione ufficiale della cattedrale ha preso avvio nel lontano 1386, ma soltanto nel corso del XIX secolo è stata finalmente completata, grazie al lavoro instancabile di migliaia di artisti, scultori e artigiani provenienti da ogni angolo del mondo.
L’organo più grande d’Italia
Forse non tutti sanno che il Duomo di Milano ospita l’organo più grande d’Italia: collocato nell’altare maggiore, questo straordinario strumento musicale vanta ben 15.800 canne e 4 casse d’organo.
Alcune di queste canne raggiungono altezze superiori ai 9 metri, mentre altre sono così minute da misurare soltanto pochi centimetri. Le magnifiche ante che lo circondano sono autentiche opere d’arte, dipinte con scene dell’Antico e del Nuovo Testamento, aggiungendo un tocco di sacralità e bellezza al già maestoso contesto della cattedrale.
I segni zodiacali sul pavimento
Appena varcata la soglia dell’imponente cattedrale, è possibile scovare una meridiana incisa nel pavimento, che percorre l’intera larghezza della navata, da destra a sinistra. Lungo di essa sono posizionate delle mattonelle in marmo sulle quali sono scolpiti i segni zodiacali.
Alzando lo sguardo verso la volta della prima cappella a destra, è possibile notare un piccolo foro nel soffitto che, a mezzogiorno solare, lascia filtrare un raggio di luce e, a seconda del mese, illumina il segno zodiacale corrispondente sulla mattonella sottostante.
Questa meridiana, costruita nel lontano 1786 dagli astronomi dell’Osservatorio Astronomico di Brera, viene periodicamente aggiornata per adattarsi ai cambiamenti causati dal trascorrere del tempo, come l’abbassamento del pavimento dovuto alla costruzione della linea metropolitana che passa sotto il Duomo.
Il chiodo della crocifissione
Un’altra curiosità sul Duomo di Milano riguarda un chiodo speciale. Nella navata centrale, alzando lo sguardo verso il soffitto dell’abside, è possibile notare il tabernacolo, a un’altezza di 40 metri, che custodisce una reliquia di valore inestimabile: si tratta del Santo Chiodo, ovvero uno dei chiodi che, secondo la tradizione, furono utilizzati durante la crocifissione di Cristo.
Questo prezioso chiodo viene estratto dal suo reliquiario e portato sull’altare del Duomo solo una volta all’anno, nel mese di settembre, durante una delle cerimonie più suggestive e misteriose della tradizione milanese: il rito della Nivola. Durante questo rituale, un “ascensore” a forma di nuvola viene utilizzato per trasportare la reliquia, creando un’atmosfera solenne e avvolgente che avvolge il santuario.
Lo zafferano nelle vetrate
Tra le curiosità sul Duomo di Milano che non tutti conoscono ce n’è una che riguarda le sue maestose e coloratissime vetrate, in tutto 52. Esse, infatti, non solo decorano la cattedrale, ma avevano anche una funzione educativa: attraverso le rappresentazioni bibliche, anche coloro che non sapevano leggere potevano apprendere le storie sacre.
C’è di più, però: sorprendentemente, pare che la ricetta del risotto allo zafferano, piatto iconico della cucina milanese, tragga le sue origini proprio dalle vetrate del Duomo di Milano.
Lo zafferano, infatti, veniva utilizzato per creare i vetri di colore giallo, e si narra che il garzone del maestro vetraio belga Valerio da Fiandra, incaricato di lavorare alle vetrate del Duomo, aggiunse zafferano al risotto in occasione del matrimonio della figlia del maestro, dando vita a una tradizione gastronomica internazionale.
Il tetto calpestabile
La terrazza del Duomo di Milano viene ogni anno visitata da milioni di turisti. Salendo i 251 gradini o con un veloce viaggio in ascensore, è possibile esplorare gli 8000mq di terrazze, che rendono quello del Duomo di Milano il tetto calpestabile della più grande cattedrale gotica del mondo.
Tra guglie e migliaia di dettagli scolpiti nel marmo, c’è un dettaglio che merita una menzione speciale: sulle guglie rivolte verso la piazza, sul margine sinistro, sono rappresentati due pugili che combattono. Si tratta di pugili scolpiti per onorare il famoso pugile italiano Primo Carnera, celebrando così il suo rinomato successo nel mondo della boxe.
La facciata autopulente
Nelle e prime foto a colori del Duomo di Milano, la facciata della cattedrale era quasi completamente nera. Piazza Duomo infatti era totalmente diversa da come siamo abituati a conoscerla: nella zona potevano circolare tutti i mezzi pubblici e privati, in quanto la pedonalizzazione è arrivata solo verso la fine degli anni ’80, e per questo motivo gli effetti dello smog si sono manifestati sulla cattedrale.
Tuttavia, solo negli ultimi dieci anni l’esterno del Duomo è stato rivestito con un materiale naturale che, grazie all’azione della luce solare, è in grado di auto-pulirsi e depurare l’aria dalle polveri sottili.
Il Duomo aveva il suo campanile
Un’altra curiosità sul Duomo di Milano che non tutti conoscono è che, in passato, anche la cattedrale gotica del capoluogo lombardo aveva il suo campanile, situato sulla sua sommità e probabilmente risalente all’antica Basilica di Santa Maria Maggiore. Tuttavia, nel 1866, per ragioni di sicurezza, questa torretta campanaria fu demolita.
In seguito, si pensò alla realizzazione di un nuovo campanile esterno alla struttura. Uno dei primi a proporre tale progetto fu l’architetto Luca Beltrami, che suggerì di erigerlo vicino alla manica lunga del Palazzo Reale (oggi non più esistente), ma il progetto non venne mai realizzato.
Il vero ruolo della Madonnina
Da oltre due secoli, la Madonnina si erge maestosa sul famoso tetto del Duomo di Milano, vegliando su Piazza Duomo e sull’intera città di Milano. Posta a 108,5 metri di altezza, non solo protegge la città dai mali, ma anche se stessa dalle intemperie.
Accanto alla Madonnina si erge un’ala in alabarda, che in realtà funge da parafulmine, rendendo la statua in grado di difendere la cattedrale da fulmini e intemperie.
Trovato questo articolo interessante? Condividilo sulla tua rete di contatti Twitter, sulla tua bacheca su Facebook, Linkedin, Instagram o Pinterest. Diffondere contenuti che trovi rilevanti aiuta questo blog a crescere. Grazie! CONDIVIDI SU!
Nessun commento:
Posta un commento