La Torre di Mezza Spiaggia risale al XVI secolo, quando gli spagnoli decisero di fortificare l'intera costa della Sardegna.
La Torre di Mezza Spiaggia, nota anche come Torre Spagnola, è ubicata lungo l'arenile della spiaggia del Poetto, nel Comune di Cagliari.
La sua costruzione risale al XVI secolo, quando gli spagnoli decisero di fortificare l'intera costa della Sardegna per proteggersi dalle incursioni provenienti dal mare.
La struttura della torre è in pietra calcarea, di forma tronco-conica, con una altezza di circa otto metri ed un terrazzino al quale si accedeva dall'interno. Non è l'unica torre eretta nello stesso periodo al Poetto.
La Torre di Mezza Spiaggia.
Verso ovest possiamo trovare sulla Sella del Diavolo, la torre del Poetto e la torre di Sant'Elia mentre guardando verso est troviamo la torre di Carcangiolas ridotta oramai a rudere, e le torri di Foxi , la torre di Cala Regina e la torre di Su Fenugu della località Torre delle Stelle .
In epoca spagnola, quasi tutte queste torri, in presenza di bel tempo erano facilmente visibili l'una dall'altra, rendendo agevole e tempestiva la comunicazione tra le stesse in caso di attacchi degli incursori.
Nuraghe di ‘sorveglianza’.
Costeggiando un promontorio dell’Isola.
In barca, in canoa, in sup, costeggiando un promontorio dell’Isola potresti scorgere, mimetizzati tra la macchia, un nuraghe di ‘sorveglianza’ o una batteria antiaerea retaggio delle guerre del secolo scorso oppure un castello medioevale in cima al suo borgo.
Cento torri costiere.
O ancora più probabilmente ti imbatterai in una torre costiera: sono circa cento a dominare la costa sarda, costruite cinque secoli fa dalla Corona di Spagna. E oggi sono ancora lì nei luoghi scelti ‘a tavolino’ tra quelli strategici, che garantivano più controllo sul mare, ai tempi infestato dai pirati saraceni.
Penisole rocciose protese sull’acqua.
Si inerpicano sui cigli di alte penisole rocciose protese sull’acqua, ricoperte di verde mediterraneo e fiori spontanei. Ai loro piedi inizia un vivace e colorato mondo sommerso, ricercato per praticare diving e snorkeling.
Se vedi una torre dalla spiaggia...
Ma se vedi una torre dalla spiaggia e non puoi resistere alla tentazione di condividere una bella storia su Instagram, potrai raggiungerla facilmente a piedi scegliendo la via più breve dal tuo ombrellone.
In sella a una mountain bike o a cavallo.
E sarà anche più divertente conquistarle in sella a una mountain bike o a cavallo seguendo i percorsi che alle spalle delle spiagge attraversano paesaggi inconsueti, parchi e lagune, e arrivano in cima ai promontori. I panorami da lassù sono l’immagine indelebile della vacanza che ti porterai a casa.
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La costruzione di "osservazioni fortificate" è riportata fin da Plutarco (125-50 a.C.) e fu realizzata anche dai Romani, il cui commercio venne messo in crisi dai pirati sino al 67 a.C., quando la legge Gabinia consentì a Pompeo di armare una flotta contro i predoni e rendere tranquillo il Mare Nostrum.
RispondiEliminaDopo il crollo dell’Impero Romano, il territorio italiano divenne preda delle popolazioni germaniche. Le coste dell’Italia meridionale vennero sistematicamente attaccate, sia dalle coste africane (Vandali), che dai Visigoti (Spagna, Francia occidentale). Gli attacchi si intensificarono nel 632, dopo la morte di Maometto, quando l’Islam iniziò la sua espansione verso l’occidente.
EliminaFu così che le fortificazioni costiere si fecero sempre più numerose, soprattutto dopo il IX secolo. Le Torri si svilupparono più o meno contemporaneamente in tutti gli stati della penisola, ma la maggior quantità di Torri venne realizzata nel Regno di Napoli, quello più esposto alle scorrerie, e, soprattutto, in Penisola Sorrentina e nel Cilento.