Cisternino e’ un miracolo che si andrà a scoprire con pazienza, con dispendio di tempo.
Come una freccia che si insinua al largo dei mari, la più semplice geometria per disegnare piu’ lunghe le coste: ecco la Puglia.
Ma quello che accade nella terra di mezzo e’ un miracolo che si andrà a scoprire con pazienza, con dispendio di tempo, talvolta con fatica.
Tra Bari e Brindisi ad esempio con quei cartelli sulla statale che sembreranno bizzarri inviti a derogare dagli scogli e dalla sabbia per perdersi tra la storia e la geografia, nel tempo e nello spazio.
Subito saranno strade dove l’asfalto si dirada, i guard rail si riempiono di pietre accatastate a secco disegnando curve, pendii, olivi e silenzio.
Cisternino si presenta con la sua periferia, anonima, senza poesia, quasi a voler rimarcare il distacco con quel suo cuore antico, splendente, che ritroverete solo dopo aver abbandonato l’auto.
Un cartello – che annuncia uno dei borghi più belli d’Italia- non riuscirà a togliere la sorpresa che si svelerà’ ad ogni passo dopo le pietre dell’arco della porta di ingresso.
Bianco che riveste tutto il possibile, case, muri, scale, strade come infiniti schermi per i disegni in movimento delle ombre delle nuvole.
E’ una sensazione curiosa.
Ma quello che accade nella terra di mezzo e’ un miracolo che si andrà a scoprire con pazienza, con dispendio di tempo, talvolta con fatica.
Tra Bari e Brindisi ad esempio con quei cartelli sulla statale che sembreranno bizzarri inviti a derogare dagli scogli e dalla sabbia per perdersi tra la storia e la geografia, nel tempo e nello spazio.
Subito saranno strade dove l’asfalto si dirada, i guard rail si riempiono di pietre accatastate a secco disegnando curve, pendii, olivi e silenzio.
Cisternino si presenta con la sua periferia, anonima, senza poesia, quasi a voler rimarcare il distacco con quel suo cuore antico, splendente, che ritroverete solo dopo aver abbandonato l’auto.
Un cartello – che annuncia uno dei borghi più belli d’Italia- non riuscirà a togliere la sorpresa che si svelerà’ ad ogni passo dopo le pietre dell’arco della porta di ingresso.
Bianco che riveste tutto il possibile, case, muri, scale, strade come infiniti schermi per i disegni in movimento delle ombre delle nuvole.
E’ una sensazione curiosa.
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