Luoghi da non perdere a Genova: Galata Museo del Mare, il più grande museo marittimo del Mediterraneo.
Galata è il più grande museo marittimo del Mediterraneo. Il museo ospita, oltre a una riproduzione a grandezza naturale di una galea genovese, diverse sale interattive dove è possibile comprendere cosa significasse andare per mare in momenti diversi.
Una di queste è la mostra “La Merica” che illustra il viaggio dei nostri antenati in America. Numerose sono le sale dedicate al commercio marittimo e alla navigazione ai tempi della repubblica marinara di Genova.
Il museo ospita anche una sezione dedicata ai transatlantici, con carte nautiche e una simulazione di una tempesta a Capo Horn.
Il Galata Museo del Mare, inaugurato nel 2004, nasce da un progetto dell'architetto catalano Guillermo Vasques Consuegra: la ristrutturazione interna dell'edificio storico, eredità dell'ex arsenale della Repubblica, viene completata esternamente con una struttura avvolgente in acciaio e vetro.
Galata, colonia italiana a Istanbul.
Galata è un quartiere storico di Istanbul e, fino al XV secolo, ospitava una delle comunità genovesi più importanti del Mediterraneo; così, alla fine del XIX secolo, quando il Comune di Genova costruì un quartiere di banchine commerciali, la più antica di esse prese il nome dall'ex colonia.
Nell'Ottocento il Galata aveva già una storia lunga quasi tre secoli: nella sua parte inferiore, infatti, vennero costruite le galee della Repubblica di Genova e l'edificio faceva parte dell'Arsenale, il più importante complesso militare e marittimo della città.
Nel XX secolo il “Galata” perse la sua funzione commerciale e fu abbandonato. Alla fine degli anni Novanta il Consiglio Comunale decise di istituire qui la sede del futuro museo marittimo di Genova.
Il museo.
Inaugurato nel 2004, il museo è ospitato nel Palazzo Galata, la cui ristrutturazione è stata progettata dall'architetto spagnolo Guillermo Vazquez Consuegra.
Il museo ospita, oltre alla riproduzione a grandezza naturale di una galea genovese, diverse sale interattive dove è possibile comprendere cosa significasse, in diverse epoche, andare per mare. Una di queste è la mostra “L'America” che racconta il viaggio dei nostri antenati verso l'America. Numerose sono le sale dedicate al commercio marittimo e alla navigazione ai tempi della repubblica marinara di Genova. Il museo ospita anche una sezione dedicata ai transatlantici con carte nautiche e una simulazione di una tempesta a Capo Horn.
Il Galata Museo del Mare offre anche una sala espositiva, un bookshop e una caffetteria con terrazza. Ospita attività con le scuole, favorite anche dalla vicinanza del complesso museale alla stazione di Genova Piazza Principe e dalla vicinanza della fermata della metropolitana "Darsena".
Nel 1978, al largo delle isole Falkland, nell'Oceano Atlantico meridionale, la nave di Ambrogio Fogar fu probabilmente colpita da un'orca o da un'onda gigante e affondò poco dopo. Ambrogio e il suo compagno di viaggio Mauro Mancini riuscirono a mettersi in salvo su una zattera dove furono tratti in salvo 74 giorni dopo, ma sfortunatamente Mancini non sopravvisse. Nel 2010, 32 anni dopo, la famiglia Fogar decise di donare la zattera al Galata - Museo del Mare di Genova.
Vi sono anche alcuni documenti autografi di Cristoforo Colombo.
Dal 2005, insieme al Museo Navale di Pegli, al Museo della Lanterna e al Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana (situato nella Commenda di San Giovanni di Pré), il Galata fa parte del polo culturale del Mu.MA - Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni.
Nel 2011 è stata inaugurata al Galata la mostra "Memoria e migrazioni", dedicata all'emigrazione italiana: si spazia dallo sfruttamento degli immigrati italiani a Genova nell'Ottocento a quello dei migranti della diaspora italiana che si diressero verso gli Stati Uniti o l'Argentina, talvolta morendo in mare durante la traversata. Particolare attenzione è data anche all'emigrazione in corso. La mostra sarà integrata nel nuovo Museo nazionale dell'emigrazione italiana, situato nella Commenda di San Giovanni di Pré, la cui apertura è prevista nel 2020-2021.
Suggerimenti per la visita.
da non perdere il sommergibile Nazario Sauro ormeggiato di fronte alla banchina antistante il Museo del Mare, utilizzato dal 2010 come appendice galleggiante del museo.
Il percorso di visita interno si snoda attraverso 31 sale distribuite su 5 piani e si conclude all’aperto sul Belvedere, con una vista mozzafiato sul porto e sul centro storico.
Il visitatore viene accompagnato lungo un vivace percorso cronologico e tematico, che ha come elementi unificanti l’uomo e il mare. Reperti, opere d’arte e ambienti della cultura marittima
Alternativa immersiva, che parte dalla storia di Cristoforo Colombo fino alle emigrazioni contemporanee, passando per le epoche della navigazione a remi e su galee, velieri e piroscafi.
Il Museo Marittimo è sempre aperto.
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