novembre 22, 2016

Scopri Roma la città eterna tra passato e presente: Villa di Plinio.

Nelle giornate di sole, anche invernali, è difficile rinunciare ad una scampagnata ad Ostia.

Ai gitanti che, tornando in città, percorrono la Cristoforo Colombo segnaliamo una breve interessante deviazione. Imboccata la strada del ritorno, dopo poche centinaia di metri si può voltare a destra su via della Villa di Plinio. Ne vale la pena.

Il complesso archeologico che si ammira venne rinvenuto nel 1713 e identificato con la villa posseduta da Plinio il Giovane  (61 – 114 d. C.).
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Leggi anche: Misteri E Meraviglie Della Necropoli Vaticana.
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giugno 13, 2016

Misteri e meraviglie della Necropoli Vaticana.

La Necropoli Vaticana, ubicata a 10 metri sotto la Basilica di San Pietro in Vaticano, sotto il livello delle grotte vaticane, in corrispondenza della navata centrale della stessa basilica, è un cimitero di epoca romana, posto accanto al circo di Nerone, dove coesistono tombe databili al periodo tra I e IV secolo (sia pagane che cristiane).

In epoca imperiale l'area del Vaticano non era compresa tra le mura cittadine e vedeva la presenza di aree cimiteriali, in relazione con la Via Trionfale (posta tra Vaticano e Mausoleo di Adriano).

Secondo un'antichissima tradizione, il sito è riconosciuto come luogo della sepoltura dell'apostolo Pietro, che dovrebbe aver subito il martirio proprio nei vicini Horti neroniani.


La necropoli si ritrovò interrata quando Costantino, per costruire la primitiva basilica di san Pietro, fece spianare il Colle Vaticano, in modo da avere un altopiano atto all'edificazione, demolendo le volte che fuoruscivano dalla quota prevista, interrando con materiale di riporto tratto dal colle le camere funerarie e livellando la piccola valle, ridotta ad una spianata detta platea Sancti Petri dove furono poste le fondamenta dell'edificio.

L'interramento di un'area cimiteriale, presumibilmente ancora in uso nel IV secolo, inconsueto anche sotto il profilo religioso e giuridico ed effettuato con grandi spese, si giustifica con la grande importanza attribuita alla sepoltura dell'apostolo, riconosciuta come autentica.

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La tomba di Pietro fu individuata presso il "Campo P", nella zona ovest della necropoli, dove la pietà dei cristiani aveva edificato, già intorno alla metà del II secolo, quello che è conosciuto come il "muro rosso" e il cosiddetto "Trofeo di Gaio". Di esso parla lo storico Eusebio di Cesarea.

A parte la tomba di Pietro, l'elemento più significativo, più grande e più lussuoso della necropoli è il mausoleo dei Valerii.

È una tomba romana decorata con eccellenti stucchi, colori vivaci, e affreschi che imitano il marmo policromo. Eretto poco dopo la metà del II secolo, si trova al centro della necropoli.
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giugno 11, 2016

Splendore sacroprofano delle Grotte Vaticane.

Le Grotte Vaticane si estendono sotto una parte della navata centrale della Basilica di San Pietro in Vaticano, tre metri sotto l'attuale pavimento, dall'altare maggiore (il cosiddetto altare papale) sino a circa metà della navata; formano una vera e propria chiesa sotterranea che occupa lo spazio tra l'attuale pavimento della basilica e quello dell'antica basilica costantiniana del IV secolo.

Quelle che impropriamente sono chiamate "grotte" in realtà rappresentano l'intercapedine tra la vecchia basilica costantiniana e quella attuale: passeggiando nelle "grotte" si cammina così in quella che era la basilica fatta costruire dall'imperatore e durata fino al XVI secolo.

Questo è il motivo per cui le "grotte" non percorrono tutta la lunghezza della soprastante navata centrale dell'attuale basilica, ma arrivano solo fin dove arrivava la navata centrale della basilica costantiniana.

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La pianta delle grotte vaticane, che si diramano in nicchie, corridoi e cappelle laterali, è quella di una chiesa a tre navate (le cosiddette grotte vecchie) con cappelle che ospitano le sepolture dei papi; l'abside semicircolare della chiesa, con cappelle e monumenti funebri, (le cosiddette grotte nuove) ha come centro ideale la cappella di San Pietro, alla quale corrisponde, sopra le grotte, l'altare papale e la cupola michelangiolesca, e, nella necropoli sotterranea, la tomba dell'Apostolo Pietro, il primo papa romano.


Le grotte vaticane costituiscono un complesso monumentale suggestivo per le tante memorie storiche. Oltre a custodire le tombe di numerosi pontefici, le grotte sono ricche di opere d'arte provenienti dall'antica basilica.

grotte-vaticane1Tra le opere d'arte più importanti conservate nella grotte vaticane bisogna certo ricordare il monumento funebre di Papa Bonifacio VIII, di Arnolfo di Cambio. Importante anche il monumento funebre del cardinale Berardo Eroli opera di Giovanni Dalmata e frammenti di affreschi attribuiti a Pietro Cavallini.

Il sarcofago di Giunio Basso, e la tomba in bronzo di Papa Sisto IV (realizzata da Antonio Pollaiolo nel 1493) sono conservati nella Camera del Tesoro di San Pietro (accesso sulla navata destra della Basilica sovrastante).
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febbraio 05, 2016

Il meglio di Immagini d’Italia: ecco la Top Ten degli articoli più letti nel mese di Gennaio 2016.

1.- Procida bellezza arcaica di tufo e di vulcano che inali camminando senza orologio.
Procida bellezza arcaica di tufo e di vulcano che inali camminando senza orologio.
Procida è di quella bellezza lì, arcaica, di tufo e di vulcano, che inali camminando senza orologio. Certo ci sono strade, autovetture, negozi e altre modernità, ma c’è qualcosa che resiste come a rivelarci la natura grezza e primitiva ad ogni passo, ad ogni scorcio, ad ogni incontro. Forse sono piccole spiagge scure protette dalla costa alta, brulla, curvata dai venti. O sono


2.- Cisternino e’ un miracolo che si andrà a scoprire con pazienza, con dispendio di tempo.
Cisternino e’ un miracolo che si andrà a scoprire con pazienza, con dispendio di tempo. Come una freccia che si insinua al largo dei mari, la più semplice geometria per disegnare piu’ lunghe le coste: ecco la Puglia. Ma quello che accade nella terra di mezzo e’ un miracolo che si andrà a scoprire con pazienza, con dispendio di tempo, talvolta con fatica. Tra Bari e Brindisi ad esempio con quei cartelli sulla statale che sembreranno bizzarri inviti a derogare dagli scogli e



3.- I Sette colli di Roma: storia, curiosità ed edifici storici.
I Sette colli di Roma: storia, curiosità ed edifici storici. Il sette è un numero che ricorre spesso nella cultura Romana e che va ricordato non solo per i sette Re ma anche per i sette colli di Roma che, secondo la tradizione, furono i luoghi in cui venne fondata la Città Eterna. Le origini di Roma si rifanno al colle Palatino dove, secondo la leggenda, venne fondata la città dal prime Re Romolo il 21 aprile del 753 a.C. I sette colli di Roma si


4.- L'eccellenza italiana nel cibo e nella cucina: carni e pesce.
L'eccellenza italiana nel cibo e nella cucina: carni e pesce. Per fortuna in Italia si cucina ancora e soprattutto c’è il rito di mangiare tutti insieme a tavola, almeno una volta al giorno. Una buona abitudine, di cui essere fieri: sedersi insieme a mangiare a tavola è un modo insostituibile per creare un rapporto con i propri figli, che crediamo la scuola dovrebbe aiutare a rinforzare nelle nuove generazioni. Siete d’
5.- L'eccellenza italiana nel cibo e nella cucina: frutta e verdure.
L'eccellenza italiana nel cibo e nella cucina: frutta e verdure. La cucina italiana del nostro paese è straordinariamente varia, perché è fatta anche di piccole eccellenze regionali, meno conosciute forse a livello internazionale ma di cui vanno fieri i piccoli centri che le producono. La varietà è anche dovuta alle molte invasioni subite nel corso dei secoli, durante le quali le popolazioni occupanti portavano i loro piatti tipici,


6.- Chi opta per una vacanza in Sardegna ha modo di soddisfare una molteplicità di interessi.
Chi opta per una vacanza in Sardegna ha modo di soddisfare una molteplicità di interessi. Chi opta per una vacanza in Sardegna ha modo di soddisfare una molteplicità di interessi. Per esempio, il Sud sardo è il luogo più ricco d’archeologia della Sardegna. E' possibile godere delle testimonianze provenienti dall'antichità nei diversi musei e aree archeologiche, dove si trovano i prodotti e le opere dei popoli


7.- Vietri e Cetara, Due comuni, due anime, due aspirazioni, un solo confine: il mare.
Vietri e Cetara, Due comuni, due anime, due aspirazioni, un solo confine: il mare.
Vietri è un casello di autostrada quando già Salerno è lì sul fondo. Precipiti giù lungo il viadotto e sarà subito la piazza con il suo corso. Con il grigio delle nuvole le ceramiche fuori e dentro le botteghe sembreranno regalare ancora più luce al basolato ed agli intonaci umidi. In quei decori di tazze, bicchieri, piatti e statue c’è arte ed anche un ‘idea del Mediterraneo
8.- Ceriana, Un paese nella roccia tra ulivi e frantoi.
Ceriana, Un paese nella roccia tra ulivi e frantoi.
Nell'isolato entroterra ligure,questo piccolo paese, appare come appoggiato sulla roccia, pietra che ancora affiora tra i muri delle case, su incroci di archi e possenti contrafforti. La sua fondazione si colloca, tra il X e il XII secolo, sulla sommità di una collina, ma parte del borgo è cresciuto anche lungo le sponde dell'Armea per sfruttarne la corrente per i frantoi ad acqua. Uno
9.- Candelo un rifugio sicuro che resiste anche al tempo.
Candelo un rifugio sicuro che resiste anche al tempo.
Un rifugio sicuro che resiste anche al tempo. Sulla strada che collega Biella a Santhià si trova Candelo, un'incantevole cittadina che da alcuni anni è diventata meta turistica a livello nazionale ed europeo grazie alla presenza di un unicum di impor­tanza storico-culturale. Si tratta del Ricetto, una struttura fortificata cardo-medievale (databile ai se­coli XIII e XIV) realizzata dalla
10.- Muggia è un fazzoletto in un fazzoletto, al confine di tutto.
Muggia è un fazzoletto in un fazzoletto, al confine di tutto.
Muggia giace su una penisola esposta a nord-est con tipico paesaggio collinare digradante verso il mare: dalle propaggini occidentali si può godere dello spettacolo (raro in Italia) del tramonto sul Mare Adriatico. Muggia è un fazzoletto in un fazzoletto: una virgola nell'enclave triestino, già virgolettato per sè. Un punto interrogativo, una parentesi sulla carta geografica dove i


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