settembre 22, 2013

Ostuni la Città, sospesa tra l'azzurro dell'Adriatico e le verdi colline degli ulivi ultrasecolari.

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ostuni43ostuni_mapNel cuore della Puglia più bella, sospesa tra l'azzurro dell'Adriatico e le verdi colline degli ulivi ultrasecolari; Ostuni la Città Bianca famosa nel mondo, ospita "Città Bianca Resort", scenario incomparabile per relax, ricevimenti e ristorazione di qualità.

Le parole sono un pretesto per sbirciare le foto, che sono un pretesto per parlare di Ostuni.

Perché di Ostuni l’autore potrebbe dire: la Città Bianca. Ma ancora di più può ricordare la folgore che maltratta gli occhi quando finalmente il sole si fa strada in un lembo di cielo libero da nembi. Uscire da una penombra riscaldata dai riflessi bianchi e sentire la luce che abbraccia prima, e schiaccia poi. Contro i muri, addosso a piante grasse, tra le gambe di gatti acciambellati.

Sotto i volti, nei sottoportici, all’ombra dei panni stesi. Che altrove sarebbero solo avvilenti bandiere di sciattezza, qui sono il sintomo del dentro che va fuori: le palazzate – le case multipiano accatastate l’una sull’altra – sono addossate, affossate, strette, concupite l’una dall’altra. E sboccano all’istante verso un esterno che è solo prosecuzione: le strade come corridoi, le piazzette come stanzette, arredate con la stessa cura. Vasi di fiori; persiane dipinte; gatti, niente ratti.
« Ostuni è la città panoramica per eccellenza,ogni casa è un belvedere, ogni trattoria è della Bellavista, ad ogni finestra v'è un poeta che guarda nella pianura sottostante gli ulivi che cangian colore a tutti i venti [...] A Ostuni le case sono bianche, di latte e calce, sono bianche fino a far male agli occhi, sono candidi i muri, le finestre, le porte, le scale, tutto è inverosimilmente bianco. [...] A Ostuni si va per capire cosa vuol dire stare al riparo dal sole [...] per non desiderare più romanzi, per non pensare più a viaggi lontani, qui c'è il fascino di tutte le città dei mari del Sud, qui c'è l' equatore a portata di mano. »
(Ettore Della Giovanna)
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settembre 20, 2013

Il meglio di Immagini d’Italia: ecco La Top Ten degli articoli più letti nel mese di AGOSTO 2013.

1.- Il Castello De Cesaris di Spoltore è ritornato a vivere.Dal parcheggio di Prato Spilla (1320) si imbocca sulla destra il sentiero
castello de cesaris2Il Castello De Cesaris di Spoltore è una costruzione antica, la cui fondazione è avvolta nel mistero. È oggi una residenza privata. Consta di un cortile, una stalla per dodici cavalli, la cantina, il granaio e le prigioni sotterranee.
Alcune strutture sono riconducibili alle ristrutturazioni del ‘500 e del ‘700 che presupporrebbero una struttura preesistente, probabilmente collegata alla fortezza in cima alla collina su cui sorge il paese.
Visto dall’esterno del paese il castello si presentava come una fortezza dal muro perimetrale imponente ed omogeneo con qualche finestrella e una sola apertura in basso.

2.- San Gimignano, incantevole borgo medioevale definito con l’appellativo di “città delle torri”.
san-gimignano-4-620x462San Gimignano è incantevole anche sotto la pioggia, quando i suoi vicoli si riempiono di un fiume disordinato di ombrelli colorati. Quando il cielo prende il colore della pietra con la quale sono costruiti i palazzi, ma viene movimentato dalle variopinte bandiere delle sue contrade.
Quando una certa bruma la avvolge, donandole quel fascino misterioso e schivo capace di trasportarti indietro nei secoli fino all’epoca medioevale. Quella delle lotta per le investiture, tra Guelfi e Ghibellini, qui rappresentati dagli Ardinghelli e dai Salvucci, quella delle botteghe e dei mercanti, quella delle famiglie benestanti che per ostentare al mondo il proprio potere economico e sociale ordinavano la costruzione di una torre. E se una avesse mai prevalso su un’altra, la rispettiva torre veniva rasa al suolo in segno di sconfitta.

3.-  La Galleria degli Uffizi ospita una superba raccolta di opere d'arte inestimabili, derivanti, come nucleo fondamentale, dalle collezioni dei Medici.
museo uffiziLa Galleria degli Uffizi è un importante museo italiano situato a Firenze ed è uno dei più conosciuti e rilevanti al mondo.L'edificio ospita una superba raccolta di opere d'arte inestimabili, derivanti, come nucleo fondamentale, dalle collezioni dei Medici, arricchite nei secoli da lasciti, scambi e donazioni, tra cui spicca un fondamentale gruppo di opere religiose derivate dalle soppressioni di monasteri e conventi tra il XVIII e il XIX secolo. Divisa in varie sale allestite per scuole e stili in ordine cronologico, l'esposizione mostra opere dal XII al XVIII secolo, con la migliore collezione al mondo di opere della scuola toscana, e fiorentina in particolare, che permette di apprezzare lo sviluppo dal gotico al Rinascimento fino al manierismo, da Cimabue a Michelangelo, passando per Giotto, Leonardo da Vinci e Raffaello. 

4.- Escursionismo in Liguria: Colle della Melosa, Monte Toraggio e Monte Pietravecchia.
toraggio mappaSi parte dal Rifugio Allavena al Colle della Melosa (1540) raggiungibile in 40 km da Arma di Taggia.
Si segue la strada sterrata ex-militare fino al primo tornante dove si imbocca la mulattiera che si stacca sulla sinistra e che conduce all'inizio del "Sentiero degli Alpini". Il Sentiero degli Alpini, in alcuni tratti scavato nella roccia, costeggia le pareti orientali del Monte Pietravecchia e raggiunge con un ripido zig-zag la Gola dell'Incisa (1685), stretto intaglio sullo spartiacque Roia-Nervia al confine tra Italia e Francia. Dopodichè prosegue a mezzacosta sotto il Toraggio fino ad incontrare l'Alta Via dei Monti Liguri (segnavia ) risalente dalla Gola di Gouta.

5.- Estate in Val Brembana: canoa, pesca, escursioni sugli Alpi e itinerari naturalistici-cicloturismo.
-Brembo_a_San_Giovanni_BiancoLa Val Brembana (Al Brèmbana in dialetto bergamasco) si trova in provincia di Bergamo e deve il suo nome al fiume Brembo dal quale è attraversata. Il nome Valle Brembana è comparso per la prima volta in una pergamena risalente all'XI secolo.
In questo periodo famiglie signorili, ma soprattutto i vescovi e gli enti ecclesiastici erano proprietari dei feudi in cui la valle era divisa. È solo nel corso del 1200 che si è avviato il processo di formazione dei Comuni: se ne costituirono decine e decine situati in particolare lungo il corso di fiumi e torrenti. In quest'epoca le attività più praticate erano: quella mineraria, che prevedeva l'estrazione del ferro (nelle miniere di Carona, Valtorta, Mezzoldo, Valleve e Fondra) e la sua lavorazione (nelle fucine situate lungo le rive del Brembo e che sfruttavano l'energia idraulica di torrenti minori); l'agricoltura; lo sfruttamento dei boschi e del legname; l'allevamento di bovini, suini ma soprattutto di ovini, dai quali si otteneva la lana la cui vendita permetteva di arricchirsi maggiormente.

6.- Bocca di Magra piccolo centro in provincia di La Spezia, nota per essere stata luogo di ritrovo di scrittori e intellettuali.
Bocca di Magra è un piccolo centro in provincia di La Spezia, nato come villaggio di pescatori, adagiato sulla riva destra dell'omonimo fiume, di fronte a Fiumaretta. Nel Borgo sono conservati tutt'oggi, resti architettonici di una villa considerata come un importante testimonianza storico artistica. Bocca di Magra, nota per essere stata luogo di ritrovo di scrittori e intellettuali, quali Eugenio Montale, Giulio Einaudi, Cesare Pavese ed altri ancora, è stata inserita nei percorsi del Parco culturale della Val di Magra e della Terra di Luni. Le risorse economiche di Bocca di Magra, sono rappresentate dalle attività tradizionali della pesca (sul molo, è possibile acquistare direttamente dai pescatori, che sostano nei pressi dei loro pescherecci, il pescato di giornata), dal turismo, nonché dalla presenza di diversi porticcioli per la nautica da diporto e servizi di motobarche comode per raggiungere le piccole insenature e spiaggette nascoste, situate nelle vicinanze (Punta Bianca con i suoi scogli bianchi e Punta Corvo) o nelle limitrofe località quali Lerici, Portovenere e le Cinque Terre.

7.- La Grotta Azzurra, antro da favola, ninfeo dell'Imperatore Tiberio.
La Grotta Azzurra di Capri è nota in tutto il mondo per la sua vastità, la colorazione azzurra del suo interno e lo splendore bianco argenteo che assumono gli oggetti immersi nelle sue acque. Ci sono due modi per arrivare alla Grotta Azzurra: da Anacapri con i mezzi di trasporto o via mare partendo da Marina Grande con i motoscafi che, facendo il giro dell'isola di Capri, fermano all'ingresso della grotta. Per entrare nella Grotta Azzurra bisogna salire su piccole barche a remi, in due o tre persone al massimo e, stesi sul fondo, si attraversa lo stretto e basso varco naturale aperto nella roccia.
L'operazione è impossibile nei giorni in cui tira il vento di libeccio o di maestrale. L'ingresso della Grotta Azzurra è un piccolo varco nella parete rocciosa, largo circa 2 metri e alto altrettanto, che si trova sopraelevato sul livello del mare di circa 1 metro, per questo motivo per entrare bisogna distendersi sulla barca.

8.- L'Etna è il vulcano attivo più alto del continente europeo e uno dei maggiori al mondo.
L’Etna (Mungibeddu o semplicemente 'a Muntagna in siciliano) è un vulcano attivo che si trova sulla costa orientale della Sicilia, tra Catania e Messina.È il vulcano attivo più alto del continente europeo e uno dei maggiori al mondo. La sua altezza varia nel tempo a causa delle sue eruzioni, ma si aggira attualmente sui 3.340 m. s.l.m., e il suo diametro è di circa 45 chilometri.Un tempo era noto anche come Mongibello. È attraversato dal 15° meridiano est.Nel corso del tempo si sono avute fasi di stanca e fasi di attività eruttiva, con un collasso del Mongibello intorno a ottomila anni fa; le lave sono ritornate ad essere di tipo fluido basaltico e si sono formati altri coni di cui alcuni molto recenti come la Bocca Nuova e il cratere di Nord-est. Il vulcano attuale presenta diverse piccole bocche laterali, dette crateri avventizi, prodotti dalle varie eruzioni nel tempo.

9.- La meravigliosa cornice del lago Maggiore caratterizzata da una varietà unica e armoniosa.
La meravigliosa cornice del lago Maggiore, i colli, le montagne donano emozioni sempre nuove a chi visita questo territorio, caratterizzato da una varietà unica e armoniosa.
Angera è conosciuta quale ottimo punto di partenza per escursioni sul lago oppure tra i boschi sulle colline. Da qui si possono intraprendere una serie di itinerari davvero interessanti, tra testimonianze culturali, quali la Rocca o il Monumento ai punti cardinali di Giò Pomodoro a Taino, e spazi ariosi che consegnano superbe visioni sul Monte Rosa e sull`arco alpino. Le zone pianeggianti possono essere percorse a cavallo o in bicicletta attraverso circuiti scanditi da monumenti e strutture ricettive. Il lago Maggiore si trova ad un'altezza di circa 193 m s.l.m., la sua superficie è di 212 km² di cui circa l'80% è situata in territorio italiano e il rimanente 20% in territorio svizzero. Ha un perimetro di 170 km e una lunghezza di 54 km (la maggiore tra i laghi italiani); la larghezza massima è di 10 km e quella media di 3,9 km. Il volume d'acqua contenuto è pari a 37,5 miliardi di m³ di acqua con un tempo teorico di ricambio pari a circa 4 anni.

10.- Parchi faunistici lombardi, mete di ogni tipo per una gita fuori porta.
Nei dintorni di Milano, a pochi kilometri di distanza, è possibile trovare mete di ogni tipo per una gita fuori porta. In questo parco si possono vedere aironi, falchi, cervi, daini, mufloni, cavalli e conigli. Nel centro del parco vi è un laghetto di 35 metri di profondità, dove vivono diverse specie di pesci. Tutto attorno un sentiero di 5 Km, percorribile sia a piedi che in bicicletta, porta negli angoli più belli del Parco: una bellissima terrazza di legno, che sovrasta il laghetto, è lo scorcio più incantevole. In questa sezione alcuni suggerimenti per passare una o piu' giornate piacevoli. Tutti i Parchi Faunistici lombardi nelle vicinanze di Milano.La storia del Parco degli Aironi cinerini ha una precisa data di inizio: 1994. In quell'anno, cambiata l'amministrazione, la nuova Giunta decise di interrompere l'utilizzo, da parte dell'Azienda Municipalizzata di Milano (Amsa), dell'area del proprio comune adibita a discarica a partire dal 1963. Si aprì un contenzioso giudiziario che, dopo molti anni, si concluse con la vittoria del Comune proprietario del suolo.

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settembre 18, 2013

La chiesa di Santa Maria di Ronzano rappresenta un interessante esempio di propagazione di modelli architettonici pugliesi in Abruzzo.

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Ronzano (Te), chiesa medievale di Santa Maria di Ronzano, interno, navata centrale
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Ronzano (Te), chiesa medievale di Santa Maria di Ronzano, interno, navata centraleChiesa_di_Santa_Maria_di_Ronzano4La chiesa di Santa Maria di Ronzano sorge isolata sopra un colle della valle Mavone, in località di Ronzano, nel comune abruzzese di Castel Castagna, in provincia di Teramo. L'edificio appartenne al complesso monastico abbaziale dell'ordine dei benedettini che qui ebbero anche il convento, ormai scomparso.

Lo stile architettonico della chiesa è caratterizzato da una chiara impronta di stile romanico – pugliese che si ritrova nell'impostazione delle finestrature, negli archi ciechi della zona del presbiterio e nella pianta che, sebbene internamente racchiuda tre absidi semicircolari, esternamente appare rettilinea. Queste caratteristiche accomunano la fabbrica di Ronzano alle chiese pugliesi della cattedrale di Bitonto, del duomo di San Corrado a Molfetta e della basilica di San Nicola a Bari.

I muri esterni dei fianchi della chiesa sono anch'essi costituiti da mattoni e conci di pietra, dove questi ultimi sono stati accostati ed ordinati per generare forme di decoro che rispettano lo stesso succedersi delle archeggiature interne.

Le linee chiare della pietra, che emergono dal rosso latrizio, disegnano un'ossatura che incornicia archi ciechi tra lesene su entrambi le porzioni longitudinali e sulla parete presbiteriale, dove si raccordano ai quattro archi ciechi e alla grande monofora che si apre al centro dell'abside.

L'intero tessuto murario presenta finestrature di monofore, alcune a fessura, altre di media grandezza delimitate da transenne decorate con motivi a tralcio e la più grande della zona dell'abside. Questa ha dimensioni maggiori rispetto a tutte le altre, si apre tra due colonnine, poggianti su mensole, sovrastate da capitelli decorati a palmette. Il suo contorno è incorniciato da una fascia scolpita con frutta e fiori ed ha il vano sbarrato dalla sua transenna lapidea traforata e lavorata a scacchiera.

Al di sopra del tetto della parete di fondo trova la sua collocazione il campanile a vela realizzato, anche questo, in mattoni e pietra.

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settembre 16, 2013

Il Castello De Cesaris di Spoltore è ritornato a vivere.

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castello de cesaris2castello de cesaris1Il Castello De Cesaris di Spoltore è una costruzione antica, la cui fondazione è avvolta nel mistero. È oggi una residenza privata. Consta di un cortile, una stalla per dodici cavalli, la cantina, il granaio e le prigioni sotterranee.

Alcune strutture sono riconducibili alle ristrutturazioni del ‘500 e del ‘700 che presupporrebbero una struttura preesistente, probabilmente collegata alla fortezza in cima alla collina su cui sorge il paese.

Visto dall’esterno del paese il castello si presentava come una fortezza dal muro perimetrale imponente ed omogeneo con qualche finestrella e una sola apertura in basso.

Diversamente l’altra facciata, non modificata dai successivi lavori, guardava verso il centro storico della cittadina con le sue sobrie forme di settecentesco palazzo gentilizio, sovrastato, in modo originale, da una torretta di avvistamento.

All’interno le grandi superfici del piano terra erano occupate dai magazzini, da sette cisterne per conservare acqua e grano e da una stalla per dodici cavalli. Al piano superiore varie sale comunicanti si rincorrevano attorno ad una piccola chiostrina.

La ristrutturazione, avvenuta in varie fasi, interessando all’inizio solo la facciata esterna e le stanze sul giardino, lo ha trasformato in una prestigiosa abitazione senza però stravolgerne l’originaria struttura. Sono, anzi, riaffiorate le tracce di antichi affreschi ed è tornata alla luce la pavimentazione di ciottoli di fiume dell’ampio corridoio, dove, con molta probabilità, passavano le carrozze ed i cavalli dei signori d’altri tempi.

Trasformato in una prestigiosa abitazione senza però stravolgerne l’originaria struttura, il Castello di Spoltore è ritornato a vivere.
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