marzo 31, 2012

Alpi Liguri: San Pietro ai Monti per il sentiero dei Daini.

sentiero daininormal_SentieroDaini(Toirano)Il sentiero dei Daini quindi fa soltanto pochi metri in comune con quello della tacche rosse, dopodichè lo lascia per salire su una breve pietraia fino alla parete di fronte.

Il primo passaggio su roccia, pur facilitato, come detto, da corda fissa, è comunque impegnativo e non solo per me, che, date le mie qualità alpinistiche, probabilmente non faccio molto testo, ma anche per chi ha già esperienze arrampicatorie più solide delle mie.

In effetti uno/a dei 5 partecipanti, pur rispondente alle caratteristiche testè elencate, riuscirà a salire solo assicurato/a dall’alto e giuro che non si tratta di me, anche se aveva indosso la mia imbragatura che avevo prudentemente deciso di portare.

Passata la prima difficoltà, leggermente strapiombante, si prosegue su sentiero alternato a facili tratti di arrampicata fino ad una seconda corda, questa volta più semplice, ma comunque da fare con attenzione.
Si arriva infine alla terza corda, anzi in questo caso si tratto di un cavo d’acciaio, su un tratto molto più breve, ma in discesa, abbastanza esposto e strapiombante. Si tratta di due metri che riesco a passare senza difficoltà, ma se fossero stati su una parete più alta sarebbe stato un altro discorso.
fonte: Una Gita Fuori Porta


sentiero Daini ancora piu da lontano
sentiero dei Daini Dito di roccia sopra forcella rocciosa
Sentiero dei Daini Forcella rocciosa  da lontano
Sentiero dei Daini guardando indietro piu da vicino
sentiero dei Daini primo piano da vicino
sentiero dei Daini primo piano
sentiero dei Daini primo piano1
sentiero dei Daini Torrione inclinato con foro
sentiero dei Daini
 
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Genova, una delle cittè italiane più affascinanti, si è rifatta il trucco.

Dopo le celebrazioni colombiane nel 1992 e la sorprendente rinascita del centro storico la città é arrivata all'appuntamento del 2004 con il vestito della festa: moltissimi ancora oggi gli eventi culturali e tanti i motivi per un soggiorno nel capoluogo ligure.

Non sono tuttavia mancati in questi anni i momenti di tensione: il G8 del 2001 ha portato alla ribalta mondiale la città soprattutto per i gravi disordini causati da frange estreme dei movimenti antagonisti arrivati a Genova da tutto il mondo.

Oggi Genova scommette sul proprio 'appeal' turistico grazie ad iniziative continue e ad una ristrutturazione che ancora oggi continua inarrestabile: il waterfront cittadino sembra essere la nuova grande scommessa.



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marzo 30, 2012

La meravigliosa cornice del lago Maggiore caratterizzata da una varietà unica e armoniosa.


La meravigliosa cornice del lago Maggiore, i colli, le montagne donano emozioni sempre nuove a chi visita questo territorio, caratterizzato da una varietà unica e armoniosa.

Angera è conosciuta quale ottimo punto di partenza per escursioni sul lago oppure tra i boschi sulle colline. Da qui si possono intraprendere una serie di itinerari davvero interessanti, tra testimonianze culturali, quali la Rocca o il Monumento ai punti cardinali di Giò Pomodoro a Taino, e spazi ariosi che consegnano superbe visioni sul Monte Rosa e sull`arco alpino.

Le zone pianeggianti possono essere percorse a cavallo o in bicicletta attraverso circuiti scanditi da monumenti e strutture ricettive.

Il lago Maggiore si trova ad un'altezza di circa 193 m s.l.m., la sua superficie è di 212 km² di cui circa l'80% è situata in territorio italiano e il rimanente 20% in territorio svizzero. Ha un perimetro di 170 km e una lunghezza di 54 km (la maggiore tra i laghi italiani); la larghezza massima è di 10 km e quella media di 3,9 km. Il volume d'acqua contenuto è pari a 37,5 miliardi di m³ di acqua con un tempo teorico di ricambio pari a circa 4 anni[1]. Il bacino imbrifero è molto vasto, pari a circa 6.599 km² divisi quasi equamente tra Italia e Svizzera (il rapporto tra la superficie del bacino e quella del lago è pari 31,1).

La massima altitudine di bacino imbifero è Punta Dufour nel massiccio del Monte Rosa (4.633 m s.l.m.) quella media è invece di 1.270 m s.l. Il bacino è caratterizzato dall'esistenza di una trentina di invasi artificiali con una raccolta di circa 600 milioni di m³ di acqua, se rilasciati in modo contemporaneo eleverebbero il livello del lago di circa 2,5 m. La massima profondità è di circa 370m (nella criptodepressione tra Ghiffa e Porto Valtravaglia che risulta quindi di 177m).
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Parco degli aironi cinerini, un esempio tangibile di recupero ambientale.

Parlare di ecologia e di recupero ambientale è diventato un po' lo sport nazionale ma passare dalle idee ai fatti è cosa più difficile: eppure, per quanto è dato da vedere, realizzabile. 

Lo ha dimostrato il Comune di Gerenzano che, dopo anni di impegno, ha raggiunto un ambizioso obiettivo e, infatti, adesso questo piccolo comune della Lombardia ha un parco invidiabile.

La storia del Parco degli Aironi cinerini ha una precisa data di inizio: 1994. In quell'anno, cambiata l'amministrazione, la nuova Giunta decise di interrompere l'utilizzo, da parte dell'Azienda Municipalizzata di Milano (Amsa), dell'area del proprio comune adibita a discarica a partire dal 1963. Si aprì un contenzioso giudiziario che, dopo molti anni, si concluse con la vittoria del Comune proprietario del suolo.

Il progetto si articolava su un'area di 45 ettari di superficie che configurano l'attuale parco piantumato, mentre altri 45 ettari sono quelli che, in futuro, si aggiungeranno per crearne uno ancora più grande che sarà, per tutti, un esempio tangibile di recupero ambientale.



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