Visitare Genova e i suoi simboli: Palazzo Ducale è il principale centro di produzione culturale della citta.

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Genova ha molto da offrire: mare, clima mite, arte e cultura. Un tour delle bellezze da visitare per scoprirla a fondo e amarla.

Genova ha tanto, se non tutto. Il mare, innanzitutto. Ma anche una forte identità, uno sviluppo urbano tutto suo, tanti volti e tanti mondi. Definita “la superba” da Petrarca, che la vedeva come la signora del mare protesa verso le acque, Zena (altro soprannome) ha da offrire un clima mite tutto l’anno, perfetto per visitare e godere delle sue bellezze architettoniche e artistiche. Tra una focaccia intinta nel cappuccino a colazione e un piatto di trofie al pesto, le 10 tappe irrinunciabili per conoscerla a fondo e innamorarsene.

Il Palazzo Ducale è uno dei luoghi storici più simbolici della città di Genova: residenza del Doge dal 1339, oggi è il principale centro di produzione culturale della città. Qui vengono esposte le più belle e importanti mostre d'arte e durante tutto l'anno si tengono festival e sagre. La costruzione del Palazzo iniziò nel 1298, in un momento fortunato della storia della Repubblica, il momento in cui Genova si stava consolidando come potenza economica nel Mar Mediterraneo, soppiantando le altre cosiddette repubbliche marinare.

Dati storici.

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Il Palazzo Ducale di Genova è uno dei principali edifici storici e museali del capoluogo ligure, un tempo sede del Doge dell'antica Repubblica.

Il piano nobile ospita importanti mostre d'arte, congressi e convegni, organizzati nelle sale affrescate del Maggior e Minor Consiglio. Nei cortili e nei portici trovano posto attività commerciali culturali e punti di ristoro. Vi hanno sede anche associazioni culturali. Il palazzo è gestito dalla fondazione “Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura”, che ha suddiviso gli spazi in più funzioni. Al suo interno è possibile ospitare eventi contemporanei[4] in spazi dedicati. Nel 2001 qui si sono incontrati per un congresso i capi di Stato e di governo che si erano riuniti a Genova per il G8.

Suggerimenti per la tua visita

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Non dimenticate di visitare, accanto alle ultime sale dell'appartamento ducale, la Cappella Ducale, splendido esempio di barocco genovese in cui l'intera superficie della volta e delle pareti è affrescata con lo scopo di celebrare i fasti e i personaggi illustri della Repubblica genovese.

Nel Palazzo Ducale, come in un castello, si trovano le prigioni e la Torre Grimaldina, per visitarle entrambe, info qui.

Servizi disponibili.

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Strutture tecnologiche all’avanguardia e un’ampia gamma di servizi in grado di soddisfare ogni esigenza organizzativa, rendono Palazzo Ducale una sede particolarmente funzionale per eventi espositivi, socio-culturali, commerciali, di intrattenimento e di comunicazione.

Per supportare eventi culturali e congressuali vengono offerti i seguenti servizi (su richiesta e a pagamento):

segreteria organizzativa
Ufficio stampa e relazioni pubbliche
Riprese e registrazioni audio e video
Servizi fotografici
Proiezioni video
Traduzione simultanea
Servizio tipografico (stampa inviti, manifesti, volantini, striscioni, banner)
Invio inviti Fornitura
assistenza turistica Personale specializzato (operatori, tecnici, hostess, interpreti) Riproduzione documenti in sede congressuale

La XIV edizione de La Storia in Piazza si terrà dal 27 al 30 marzo 2025.

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Che cosa c'è di storico nella piazza?

“La storia in piazza” si riferisce alle piazze popolose come teatro della storia, ma ancor di più all’idea di portare la storia al grande pubblico o, se si vuole, il grande pubblico alla storia. È una rassegna di grandi temi storici non riservati agli specialisti, concentrati in quattro giornate dense di proposte: conferenze, interviste, spettacoli, concerti, laboratori e attività per le scuole, mostre, tutto attorno al tema scelto annualmente.

Conoscenze e lingue.

Nel contesto della rassegna, la conoscenza storica svolge naturalmente il ruolo del leone, ma non pretende di essere autosufficiente. Per una migliore comprensione degli eventi, vengono mobilitati altri campi del sapere: dall'antropologia alla sociologia, dalle scienze giuridiche alla filosofia, dalla biologia alla storia dell'arte. Altre professioni, come giornalisti e magistrati, e altri linguaggi, come quello letterario, figurativo e musicale, sono coinvolti per la loro rilevanza nei processi storici e per la loro capacità evocativa.

####I temi.

La Storia in Piazza si concentra sui percorsi e gli eventi del passato in base alle grandi questioni del presente. Le edizioni precedenti hanno affrontato anno dopo anno temi molto diversi, ma sempre fortemente legati alla contemporaneità.

Il luogo.

La sede dell'evento sarà il Palazzo Ducale di Genova, un luogo intriso di storia in una città in cui la dimensione del tempo è decisamente più ampia di quella dello spazio. Il Palazzo Ducale, oggi sede di una ricca attività culturale in cui i temi storici occupano già un posto di primaria importanza, ha una struttura molto versatile, che consente di ospitare contemporaneamente numerose iniziative di diverse caratteristiche e dimensioni: dalle grandi sale del Maggior e Minor Consiglio agli spazi dedicati alle mostre e ai servizi didattici.

La dimensione educativa.

In linea con la specifica attività culturale della Fondazione, particolare attenzione è rivolta ai rapporti con le scuole di vario ordine e grado e, quindi, al pubblico degli studenti di tutte le età. Uno spazio specifico accoglie i bambini e offre loro la possibilità di mettersi alla prova con attività laboratoriali, letture, percorsi tra fonti, suoni e immagini, per entrare attivamente nel tema della rassegna.

Realizzazione.

La Storia in Piazza è un'iniziativa realizzata dalla Fondazione Palazzo Ducale in collaborazione con il Comune di Genova, il Centro Culturale Primo Levi, l'Università di Genova e numerosi partner istituzionali e diversi sponsor pubblici e privati.

Curatela.

Dal 2025 la curatela della mostra è affidata a Carlotta Sorba, docente di Storia contemporanea all’Università di Padova e di Storia dei beni culturali all’Istituto Universitario Europeo di Firenze, con Emmanuel Betta, docente di Storia contemporanea al Dipartimento di Storia, Antropologia, Religioni, Arti e Spettacolo della Sapienza - Università di Roma.

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